Da non confondere con il Museo Etnografico, il Museo di Hacibektaș (Hacıbektaş Müze; ingresso 3; 8-12 e 13-17 mar-dom)custodisce le tombe di Hacı Bektaş Veli e dei suoi seguaci. I pellegrini vi compiono pratiche rituali come abbracciare una colonna, baciare gli stipiti delle porte e legare nastri attorno a un gelso chiamato dilek ağacı (albero dei desideri). Ma alcune sale sono state allestite secondo lo stile che probabilmente era in uso quando l’edificio era la sede dell’ordine dei dervisci bektaşı ed espongono fotografie che li ritraggono e orecchini indossati dai membri celibi della comunità.
Hacıbektaş offre una scelta di alloggi limitata. Il modesto Evrim Hotel (441 2900; singole/doppie 30/70)o il più frequentato Hünkar Otel (441 3344; singole/doppie 25/50), si trovano sulla meydanı (piazza cittadina) tra il santuario e l’otogar e hanno camere senza pretese con mobili azzurri e gialli e bagni accettabili. Contrattate le tariffe, tranne nel mese di agosto quando gli alberghi sono al completo. Quanto ai pasti, le uniche alternative sono costituite dalle semplici lokanta (locali che servono piatti pronti), pastane (pasticcerie) e kebapçı (ristoranti di kebap) lungo la strada principale.
I dolmuş che dal centro di Nevşehir arrivano a Hacıbektaş (3, 45 min, 11 corse al giorno dalle 7.30 alle 18.15 nei giorni feriali, corse meno frequenti nei weekend) partono di fronte all’Alibey Camii in Lale Caddesi. L’ultima corsa dall’otogar di Hacıbektaş per Nevşehir parte alle 17 (16.45 nel weekend).
