A differenza di molti altri villaggi di pescatori, ormai devastati dal turismo moderno, Gümüşlük è rimasta pressoché intatta grazie alla sua posizione: si trova infatti attorno alle rovine dell’antica Mindo, un tempo parte del regno della Caria. In quanto area archeologica protetta, il villaggio non può essere ampliato, per lo meno non nella zona rivolta verso il mare, dove le rovine scompaiono nell’acqua, riemergendo poi sull’Isola dei Conigli, proprio di fronte al villaggio e raggiungibile a piedi con la bassa marea.
A Gümüşlük si arriva percorrendo la strada costiera principale e imboccando poi un sentiero sterrato: il villaggio, perfetto per chi abbia voglia di evasione, è l’ideale per una nuotata, un drink rilassante e un buon piatto di pesce fresco nei locali, semplici ma eleganti, che si susseguono lungo la spiaggia. Tutta questa autenticità però ha un prezzo: ultimamente i visitatori che raggiungono Gümüşlük sono sempre più benestanti, e di conseguenza anche i prezzi sono aumentati.
Pare che nell’antichità il villaggio fosse un’importante roccaforte e città portuale (il mare appena a nord dell’Isola dei Conigli è molto profondo) del regno della Caria, fondata in posizione strategica dal celebre sovrano Mausolo. La maggior parte dell’antica Myndos dev’essere ancora riportata alla luce dagli scavi archeologici. Guardando il mare dritto di fronte a voi, è possibile scorgere un puntino roccioso. Si tratta di Kardak (in greco Imia), per il cui controllo nel gennaio del 1996 stava per scatenarsi una guerra tra Grecia e Turchia; sull’isoletta per un po’vennero piantate alternativamente, per sfida, le due bandiere, fino a una meno simbolica seppur breve occupazione turca. Oggi, l’accesso all’area è rigorosamente vietato.
A 300 m di distanza dal mare c’è un parcheggio municipale (3 al giorno), ma se volete avvicinarvi maggiormente alla spiaggia potete farlo seguendo la strada secondaria, lungo la quale il parcheggio è gratuito.
