Sulle colline rocciose a est di Mardin, a circa 6 km dalla città lungo una strada stretta ma in buone condizioni, si erge il magnifico Deyrul Zafaran (monastero di Mar Hanania; interi/studenti 5/3; 8.30-12 e 13-17). Il monastero un tempo è stato sede del patriarcato siro-ortodosso, ormai trasferito a Damasco.

Il primo monastero costruito in questo luogo fu eretto nel 495 d.C. nel punto in cui precedentemente sorgeva un santuario dedicato al culto del sole. Distrutto dai persiani nel 607, fu riedificato e saccheggiato nuovamente sei secoli dopo dai mongoli guidati da Tamerlano.

Appena entrati nella zona cinta dalle mura, varcando un portale che reca un’iscrizione in siriaco (un dialetto dell’aramaico), la prima cosa che si visita è il santuario originario, ovvero una inquietante sala sotterranea il cui soffitto consiste in gigantesche pietre incastrate tra loro. Si suppone che questa sala fosse un luogo di culto degli adoratori del sole, che assistevano al sorgere del loro dio attraverso la finestra all’estremità orientale. Sulla parete meridionale si nota una nicchia che probabilmente veniva utilizzata per i sacrifici. Due porte costruite 300 anni fa conducono alle tombe dei patriarchi e dei metropoliti che hanno prestato servizio in questo luogo.

Nella cappella, il trono del patriarca a sinistra dell’altare reca iscritti i nomi di tutti i patriarchi succedutisi nel monastero a partire dal 792. I patriarchi del passato sono sepolti in posizione seduta e rivolti verso oriente, in abito da cerimonia, pronti a incontrare il loro dio.

A destra dell’altare è situato invece il trono del metropolita. L’attuale altare in pietra sostituisce quello originario in legno che andò bruciato circa cinquant’anni fa. Sulle pareti della cappella si possono ammirare bellissimi dipinti e arazzi. Le funzioni qui vengono celebrate in aramaico.

Nelle sale accanto vedrete alcune portantine usate per trasportare i dignitari ecclesiastici, e un fonte battesimale; mentre in una piccola sala laterale è collocato un trono ligneo di tre secoli fa. Il pavimento a mosaico risale a circa 1500 anni fa.

Una rampa di scale conduce poi alle camere per gli ospiti, alloggi molto spartani destinati ai pellegrini. Al piano superiore ci sono la camera da letto e il salottino del patriarca, ambienti piccoli e semplici.

Dal momento che il monastero non è servito da alcun mezzo pubblico, occorre prendere un taxi oppure arrivarci a piedi da Mardin (camminando circa 90 min). Di fronte agli uffici delle autolinee di Mardin troverete i taxisti in attesa di clienti: una corsa fino al monastero e ritorno costa 40.

Cercate di visitare il monastero nei giorni feriali, altrimenti il religioso silenzio del luogo potrebbe essere turbato dai numerosi turisti turchi che giungono in autobus.

Deyrul Zafaran: organizza il viaggio

Deyrul Zafaran: informazioni utili

Valuta

TRY - Lira turca

Deyrul Zafaran: articoli e consigli

Deyrul Zafaran: guide di viaggio