A Boğazkale anatre e bovini passeggiano indisturbati per le vie acciottolate del villaggio, mentre i bambini si sfidano alla corsa con la carriola; vedrete aie con porte di epoca ittita o bizantina, e avvertirete costantemente la sensazione di trovarvi di fronte a una città dal passato grandioso. Quasi tutti i turisti vengono solo per visitare Hattuşa e Yazılıkaya, che si possono raggiungere a piedi se non fa troppo caldo, ma la zona offre molto di più. Circondata da vallate con grotte ittite, nidi di aquile, farfalle e un forte neolitico, nell’area intorno ad Hattuşa non mancano le mete escursionistiche. Per ammirare il panorama della zona al tramonto, dirigetevi 4 km a est di Yazılıkaya e risalite gli Yazılıkaya Dağı(Monti Stella), oppure recatevi al bacino d’acqua (che la gente del posto chiama hoşur) sul fiume Budaközü, per rifrescarvi dopo un’intera giornata trascorsa tra le rovine.
A tarda ora il silenzio è rotto solo dallo sporadico passaggio di qualche automobile che si muove sulla via principale sollevando polvere tutto intorno, ma la piacevole condizione di isolamento di questa zona rurale potrebbe convincervi a rimanere una notte in più. Le uniche altre strutture presenti nel villaggio oltre agli hotel sono alcune botteghe, un ufficio postale e una banca con sportello bancomat.
Come si può immaginare, tra i pezzi esposti nel piccolo Museo di Boğazkale (audioguide gratuite; 8-17 mar-dom) dominano i manufatti ittiti. Il fiore all’occhiello della collezione sono due statue a forma di sfinge che un tempo erano disposte come immobili custodi presso la porta Yer Kapı di Hattuşa. Esposte in mostra a Berlino e a İstanbul, le sfingi sono tornate a Boğazkale solo nel 2011.
