A circa 2 km da Yalvaç sorge Antiochia di Pisidia (ingresso 3; 9-18), un’antica città pisida ancora in larga parte nascosta. San Paolo di Tarso la visitò in più occasioni (come attestato negli Atti degli Apostoli). In posizione strategica sul confine tra le antiche regioni di Frigia e Pisidia, essa divenne un importante centro bizantino, ma fu abbandonata nell’VIII secolo a seguito delle incursioni arabe.

Varcato il cancello, una strada romana oltrepassa le rovine dell’arco di trionfo, poi piega a destra verso il teatro. Più in alto si trova uno spiazzo racchiuso da una parete semicircolare di roccia, dove un tempo si trovava il santuario principale della città. Originariamente dedicato alla dea madre anatolica Cibele, e successivamente a Men, dio della luna, esso divenne poi un tempio imperiale romano dedicato al culto di Augusto. Un sentiero sulla sinistra porta al ninfeo, dove un tempo sgorgava una sorgente perenne.

Attraverso i campi noterete i diversi archi dell’antico acquedotto cittadino. Scendendo dal ninfeo, alle rovine delle terme romane si ammirano diverse ampie sale scavate e il soffitto originario in larga parte conservato. Poco lontano ci sono anche le fondamenta della Basilica di San Paolo .

Presso il vicino Museo di Yalvaç (Yalvaç Müzesi; ingresso 3; 8.30-17.30 mar-dom)troverete cartine e una modesta collezione di reperti.

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