Per andare da İstanbul ad Amasra occorrono circa sei ore di viaggio, ma è sufficiente oltrepassare le colline che la cingono e vedere apparire la città per convincersi che il viaggio vale la pena. A cavallo di una penisola e di un’isola rocciosa, Amasra regge senza sforzo lo scettro di cittadina portuale più graziosa della regione. Si tratta di un rinomato centro turistico, anche se meno esclusivo rispetto alle località di villeggiatura che si affacciano sull’Egeo e sul Mediterraneo. La presenza di viaggiatori stranieri è ancora piuttosto scarsa e l’accoglienza da parte della gente del posto e dei turisti locali è calorosa. Nei weekend estivi, la città è piuttosto affollata, mentre nei giorni feriali e durante l’inverno nelle strade e sulle spiagge scende di nuovo la calma.

I bizantini consideravano Amasra parte del regno del Ponto, ma cedettero il porto in concessione ai genovesi come stazione di scambio commerciale dal 1270 fino al 1460, quando Mehmet il Conquistatore entrò in città senza bisogno di combattere. Sotto il dominio ottomano, Amasra perse la sua importanza commerciale in favore di altri porti sul Mar Nero e oggi è un’amena località dove rilassarsi, gustando la tipica combinazione turca di rakı (liquore all’anice) e balık (pesce).

Appena entrati in città, dall’incrocio presso l’ufficio postale dirigetevi verso l’Hotel Cenova per raggiungere il Büyük Liman (grande porto), e verso l’Amasra Seyahat se volete visitare il Küçük Liman (piccolo porto) e la cittadella.

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