Modjadjiskloof, chiamata Duivelskloof dai coloni europei alludendo alla fatica infernale ("devilish" in inglese) che si doveva affrontare per trasportare i carri su e giù per le colline della zona, è una buona base di partenza per visitare alcune località interessanti nei dintorni.
La Modjadji Nature Reserve (082 393 5551; interi/veicoli R15/25; 7.30-18)si estende su una superficie di 305 ettari e protegge le foreste di antiche cicadee di Modjadji. Con le nebbie estive, la riserva e le circostanti Bolobedu Mountains hanno un’atmosfera eterea.
Il Modjadji African Ivory Route Camp (082 902 4618)si trova a 5 km dall’ingresso del parco ed è accessibile in automobile se non è piovuto di recente. Fa parte di una rete gestita dalla comunità locale (v. lettura) e dispone di spartani rondavel; nei pressi potrete percorrere alcuni sentieri escursionistici tra cicadee vecchie di 800 anni.
Per raggiungere la riserva, dalla Rte 36 imboccate il bivio per Modjadji circa 10 km a nord di Modjadjiskloof (Duivelskloof); dopo 10 km svoltate a sinistra all’altezza dell’indicazione per la riserva, e poi a destra in corrispondenza del cartello situato 12 km dopo - da lì dovrete continuare ancora per 5 km.
Sunland Nursery (www.bigbaobab.co.za; interi/bambini R15/gratuito; 9-17)Sulla strada per Modjadji cercate le indicazioni per il Sunland Boabab, alto 22 m; per abbracciare i suoi 47 m di circonferenza occorrono 40 persone e, secondo la datazione al carbonio, l’albero risalirebbe a 6000 anni fa. All’interno delle due cavità del baobab non c’è più il bar, che un tempo poteva ospitare una sessantina di persone, strette come sardine, però si può ancora dare un’occhiata.
Sul posto sono disponibili cinque chalet (R300 per persona, pensione completa R450;)con il tetto di paglia che dispongono di ventilatori, zanzariere e bagni all’aperto.
