
Se lo chiamano la ‘Terra dell’Incanto’ ci sarà un motivo. Sarà per la magia dei giochi di luce e ombra che il sole disegna sulle colline ricoperte di ginepri; per gli ameni villaggi tradizionali di case in adobe costruiti sulle montagne, dove pascolano i cavalli; per le città ricche di storia e arte sugli altopiani settentrionali ai piedi delle magnifiche Sangre de Cristos Mountains; o ancora per i vulcani, i canyon e le vaste pianure desertiche che si estendono a perdita d’occhio sotto un cielo ancora più sconfinato. Tanta bellezza non potrà che conquistarvi. Non vi stancherete di scoprire chiese in mattoni crudi ricche di arte sacra, antichi pueblos dei nativi americani, cowboy in carne e ossa e tracce di personaggi leggendari. Mangiando un’enchilada ricoperta di salsa chili, poi, vi accorgerete che l’atmosfera qui è davvero unica e diversa dal resto degli Stati Uniti: il New Mexico sembra quasi un paese straniero. Il fascino indescrivibile di questo stato è colto al meglio negli splendidi quadri di Georgia O’Keeffe, la pittrice che in occasione della sua prima visita esclamò: “Magnifico!... Che meraviglia! Ma non me l’aveva mai detto nessuno!”. Ma in fin dei conti, come avrebbero potuto spiegarglielo a parole?
Breve (e affascinante) storia del New Mexico
Impossibile parlare di questo stato senza approfondire la sua storia. I pueblo ancestrali vivevano in questa regione già nell’VIII secolo d.C. e le imponenti strutture del Chaco Canyon furono realizzate poco dopo. All’arrivo della spedizione di Francisco Vasquez de Coronado, nel XVI secolo, molti nativi americani si erano trasferiti nella Rio Grande Valley e rappresentavano le comunità dominanti della regione. A partire dal 1610, quando Santa Fe divenne la capitale di una provincia della Nuova Spagna, contadini e coloni spagnoli iniziarono a stabilirsi nel New Mexico settentrionale e i missionari cattolici avviarono la loro opera di conversione dei pueblos. Nel 1680, a seguito della Rivolta dei Pueblo, i nativi americani occuparono Santa Fe e mantennero il controllo sulla città fino al 1692, anno in cui Don Diego de Vargas la riconquistò.