
Idanha-a-velha
Lo straordinario villaggio di Idanha-a-Velha è un luogo molto tradizionale con un’importante storia alle spalle. Accoccolato in una valle isolata, sullo sfondo di un mosaico di fattorie e uliveti, Idanha-a-Velha fu fondato dai romani che lo chiamarono Igaeditânia (Egitania), e ancora oggi i suoi confini sono segnati dai bastioni originari. Il paese però conobbe il proprio periodo d’oro sotto il dominio dei visigoti, che costruirono una cattedrale e fecero di Idanha la capitale della regione. Si dice che anche il leggendario re dei visigoti Wamba sia nato qui.
In seguito l’abitato fu conquistato dai mori che trasformarono la cattedrale in una moschea. Nel XII secolo i mori furono cacciati dai cavalieri templari. Il villaggio è rimasto pressoché intatto, probabilmente per un’epidemia di peste diffusasi nel XV secolo che colpì pesantemente la popolazione. I pochi superstiti lo abbandonarono e fondarono un nuovo villaggio, Idanha-a-Nova, circa 20 km a sud-ovest. Successivamente, qualche anima coraggiosa finì per farvi ritorno e oggi fra le rovine romane, visigote e medievali vive ancora un’esigua ma tenace popolazione di pastori e contadini.
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