Le belle strade coloniali della vecchia Trujillo hanno l’aria di essere le stesse da centinaia di anni. Il contesto urbano, ovviamente, non è più quello del passato, e ora è dominato dai clacson dei taxi, ma la città continua a offrire un magnifico spettacolo con i suoi vistosi palazzi e le tante chiese. Francisco Pizarro fondò Trujillo nel 1534, apprezzando a tal punto questa zona desertica da darle il nome della sua città natale nell’Estremadura spagnola. Grazie ai frutti della fertile Valle del Moche, Trujillo non ha mai avuto problemi economici - la ricchezza è sempre stata a portata di mano. Una volta soddisfatti i bisogni primari, gli abitanti hanno potuto dedicarsi alla politica e a più ambiziosi progetti sociali: nacque così la reputazione della città quale storico focolaio di ribellione. Fu presa d’assedio durante la rivolta degli incas nel 1536, mentre nel 1820 fu la prima città peruviana a dichiarare l’indipendenza dalla Spagna. La tradizione sarebbe proseguita nel XX secolo: i bohémien si riunivano per discutere, i poeti (tra cui il maggior poeta peruviano, César Vallejo) scrivevano versi e i ribelli sfidavano il sistema. Qui nacque il partito dei lavoratori chiamato Alianza Popular Revolution Americana (APRA) - molti dei suoi membri furono in seguito massacrati.
La grande capitale della civiltà chimú, Chan Chan, si trova nelle vicinanze, anche se ben poco resta di quella che un tempo fu la più grande città del mondo costruita in adobe. Altri siti chimú sorgono sul torrido deserto circostante: tra questi gli imponenti e straordinari templi moche noti come Huacas del Sol y de la Luna (Templi del Sole e della Luna), che risalgono a 1500 anni fa. Quando sarete stanchi di antiche civiltà potrete dirigervi verso il villaggio di Huanchaco, dove potrete prendere il sole sulla sua spiaggia sabbiosa o dedicarvi al surf.