Santa Teresa
Santa Teresa ha un’aria di precarietà che persiste nonostante siano passati tre anni dall’inondazione del 2010, e ancora più tempo da quelle del 1998 e del decennio precedente. Nel suo minuscolo centro, la maggior parte degli edifici sono strutture prefabbricate donate all’indomani dell’emergenza e, stranamente, l’unico oggetto permanente sembra essere la sconcertante statua in Plaza de Armas. Tuttavia sono sempre più numerosi i backpacker che vengono qui in cerca di un punto di accesso più economico a Machu Picchu, e i servizi cominciano lentamente a migliorare. Le vere attrazioni si trovano a qualche chilometro di distanza dalla città - le sorgenti termali di Cocalmayo e la zip-line di Cola de Mono meritano entrambe il tempo e la fatica necessari per raggiungerle.
A Santa Teresa non ci sono banche né sportelli bancomat - dovrete portarvi tutto il contante di cui doveste avere bisogno. A volte è possibile cambiare la valuta a tassi molto sfavorevoli; la connessione a internet è scadente, ma disponibile in alcuni caffè.
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