Triangolo d'Oro
Circa 5 km a nord di Tonpheung, la piccola Route 3 subisce improvvisamente una sorprendente trasformazione. Da un momento all’altro ci si ritrova infatti a viaggiare su un viale lastricato in due colori diversi, fiancheggiato da palme e tenuto pulitissimo da squadre di netturbini. Ai lati della strada vedrete comparire cupole dorate e bighe in stile pseudoclassico. No, non avete le allucinazioni: questa è la Las Vegas laotiana del Triangolo d’Oro, un progetto che ruota intorno a un casinò e ad altri intrattenimenti e che all’epoca delle ricerche compiute per questa guida era ancora in fase di realizzazione, ma che - secondo le previsioni - una volta terminato si estenderà su una superficie di quasi 100 kmq. Dopo 2,5 km, questa strada surreale piega a sinistra e termina dopo 600 m nei pressi del Mekong, accanto a un’altra incredibile cupola in stile disneyano e a un Big Ben in miniatura. Il vastissimo casinò è aperto a tutti ma, dal momento che la maggior parte dei giochi è stata pensata per i clienti cinesi e thailandesi, potrebbe non risultare troppo familiare ai viaggiatori occidentali. I giochi più accessibili sono senza dubbio i tavoli da roulette elettronici.
Questa zona del lungofiume fa parte del famoso Triangolo d’Oro, la regione in cui si incontrano la Thailandia e il Laos, mentre il Myanmar si insinua tra i due paesi con un lungo banco di sabbia. Il lato thailandese del fiume è costeggiato da parecchie imbarcazioni per le escursioni, mentre su quello laotiano ci sono parecchie speedboat che attendono passeggeri; tenete però presente che ai viaggiatori stranieri non è consentito di varcare il confine senza prima aver ottenuto l’autorizzazione.
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