Stöng e Þjóðveldisbær
Se percorrete la strada n. 32 da Árnes verso Stöng e Þjóðveldisbær, fate una breve deviazione (2 km) lungo una pista tracciata fino alla graziosa cascata di Hjálparfoss, che scende in due salti da una scarpata formata da colonne basaltiche contorte.
Con ogni probabilità, la piscina con l’ubicazione più strana di tutta l’Islanda è quella scoperta di Þjórsárdalslaug, la cui riapertura, al momento delle ricerche, era prevista intorno all’autunno 2013 (486-6100; 14-21 lun-gio, 14-18 ven, 10-18 sab, 10-16 dom). È stata costruita con il cemento avanzato dalla costruzione della centrale elettrica di Búrfell.
L’antica fattoria di Stöng fu sepolta da cenere lavica bianca durante una delle eruzioni dell’Hekla, nel 1104. Un tempo apparteneva a Gaukur Trandilsson, un vichingo del X secolo dalla vita piuttosto avventurosa: sfortunatamente i secoli hanno distrutto ogni traccia della sua storia, perché di lui si fa menzione solo in alcune incisioni rupestri delle Orcadi, risalenti al XII secolo, nella Saga di Njáll e in una scurrile filastrocca medievale che accenna a una sua relazione con la massaia della vicina fattoria di Steinasstaðir, e alla sua uccisione in un duello con le asce.
Stöng fu portata alla luce dagli scavi nel 1939 (si trattò del primo vero e proprio scavo archeologico islandese) ed è un sito di grande rilievo, che contribuisce alla datazione di tutte le altre dimore vichinghe. Oggi le rovine della fattoria sono protette da un ampio capanno di legno e si trovano alla fine di un sentiero sconnesso e sterrato che si dirama dalla strada n. 32, circa 20 km oltre Árnes. Si distinguono ancora i focolari delimitati da pietre allineate e gli architravi delle porte fatte con colonne ottagonali di basalto; il paesaggio lavico tutto intorno è straordinariamente desolato. Un sentiero pedonale dietro la fattoria conduce per un paio di chilometri fino a una strada e piccola valle, Gjáin, molto graziosa e piena di formazioni laviche e cascate. A noi sembra un posto pieno di atmosfera, ma la Þjóðveldisbærinn (488 7713; www.thjodveldisbaer.is; interi/bambini Ikr500/gratuito; 10-12 e 13-18 giu-agosto), una fattoria ricostruita dell’era vichinga, è sicuramente più fotogenica. La struttura riproduce esattamente la planimetria di Stöng e della chiesa vicina. Le due fattorie sembrano le foto del "prima" e del "dopo" di un intervento di chirurgia estetica.
A sud della fattoria ricostruita si trova la centrale idroelettrica di Búrfell (10-18 giu-agosto), abbellita da una delle più grandi opere scultoree di Sigurjón Ólafsson.
Da Stöng si può fare una passeggiata di 10 km verso nord-est lungo un sentiero sterrato fino a raggiungere la seconda cascata più alta d’Islanda, Háifoss, che compie un tuffo di ben 122 m dal margine di un altopiano. Con un mezzo a quattro ruote motrici si arriva ancora più comodamente.
Se cercate una sistemazione isolata nella Þjórsárdalur, ai margini degli altopiani interni, fate base a Hólaskógur (661 2503; www.atvtravel.is). A tutti gli effetti un rifugio montano, può ospitare fino a 80 persone in sacco a pelo e dispone di un campeggio e di una splendida sauna (Ikr500). La compagnia che gestisce il rifugio offre escursioni in quad (ATV).
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