Non è chiaro se il monte Snæfell (1833 m) sia un vulcano estinto o dormiente. La vetta più alta di tutta l’Islanda, se si esclude il massiccio del Vatnajökull, è relativamente accessibile, il che la rende una meta molto frequentata da escursionisti e alpinisti.

Lo Snæfell incombe sull’estremità meridionale del Fljótsdalsheiði, una vasta distesa di radi cespugli di tundra umida, campi di massi, chiazze di nevi perenni e laghetti alpini, che si estende dal Lagarfljót in direzione ovest verso l’interno. Fa parte del vasto Parco Nazionale di Vatnajökull: il sito del parco, www.vjp.is, fornisce utili informazioni; presso il centro visitatori Snaefellsstofa troverete dati, cartine e pannelli informativi. Se volete fare un giro della zona insieme ad altri compagni di viaggio, verificate le proposte di Jeep Tours (898 2798; www.jeeptours.is) a Egilsstaðir.

Grazie ai lavori sulla controversa diga di Kárahnjúkar, sono state migliorate le condizioni del manto stradale delle vie d’accesso intorno a Snæfell; la strada n. 910 da Fljótsdalur (la curva appena a nord di Skriðuklaustur) rimane la via migliore per salire in quota (attenzione: benché sia asfaltata, è comunque piuttosto ripida!). Lungo la strada è possibile avvistare esemplari di renne selvatiche; portate il costume per fermarvi alle sorgenti calde di Laugarfell (857 8842; www.laugarfell.is; letti in camerata Ikr4000-5000), dove troverete un letto comodo e un pasto caldo.

Vi occorre un mezzo 4x4 se volete uscire dalla strada n. 910, anche per raggiungere il rifugio montano Snæfell (estate 863 9236, tutto l’anno 863 5813; www.fljotsdalsherad.is/ferdafelag; N 64°48.250’, O 15°38.600’; piazzole/letti in camerata per persona Ikr1200/5300) alla base della vetta; può ospitare fino a 45 persone ed è dotato di cucina, un’area adibita al campeggio e docce. Da metà luglio a metà agosto, i guardaparco organizzano visite guidate di un’ora con partenza dal rifugio alle 9.

Anche se l’ascesa alla montagna in sé non è impegnativa per gli escursionisti esperti e ben preparati, le condizioni meteo possono essere un problema ed è indispensabile essere dotati di tutto l’equipaggiamento necessario. La salita dal versante occidentale è la più comune; si tratta di un trekking di sei-nove ore, a seconda delle condizioni del ghiaccio. Può essere una buona idea discutere del proprio itinerario con il custode del rifugio, prima di mettersi in marcia.

Uno dei trekking più impegnativi e gratificanti di tutta l’Islanda è quello che da Snæfell porta al distretto di Lónsöræfi nel sud-est del paese. L’itinerario di 45 km, che si copre in cinque giorni, inizia dal rifugio di Snæfell e attraversa il ghiacciaio Eyjabakkajökull (un ramo del Vatnajökull) per raggiungere i rifugi di Geldingafell, Egilssel e Múlaskáli prima di scendere verso la costa a Stafafell.

Questo trekking non deve assolutamente essere affrontato alla leggera: è riservato esclusivamente agli escursionisti esperti. Avrete bisogno di un GPS e per attraversare il ghiacciaio dovrete essere in grado di usare le corde, i ramponi e la piccozza. Se non siete sicuri di farcela, vi consigliamo vivamente di affrontare il percorso in gruppo con l’escursione organizzata dagli Íslenskir Fjallaleiðsögumenn. Guide Montane Islandesi; 587 9999, www.mountainguide.is), chiamata "All’ombra del Vatnajökull", che parte da Eyjabakkar a est di Snæfell e prevede cinque giorni di cammino con lo zaino in spalla attraverso il Lónsöræfi (a partire Ikr113,000), ma evita l’attraversamento del ghiacciaio.

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