Le acque limpide e impetuose del Laxá ("fiume dei salmoni"), uno dei tanti fiumi islandesi a chiamarsi in questo modo, scorrono nella regione occidentale del Mývatn tagliando la tundra verso Skjálfandi (la baia piena di balene di Húsavík). Il Laxá è uno dei luoghi migliori - e più costosi - di tutto il paese per praticare la pesca al salmone, ma qui è possibile anche dedicarsi alla pesca alla trota, che ha costi più contenuti.
La facile ascesa ai 529 m del Vindbelgjarfjall, ancora più a nord lungo la sponda occidentale, offre una delle vedute più spettacolari sullo specchio d’acqua e sui suoi suggestivi pseudocrateri. Il sentiero per raggiungere la sommità inizia a sud della vetta, vicino alla fattoria Vagnbrekka. Prevedete circa una mezz’ora per raggiungere il monte, e un’altra mezz’ora per salire fino in cima.
La parte occidentale del Mývatn offre ottime occasioni per dedicarsi al birdwatching, poiché qui sono presenti oltre 115 specie di uccelli, 42 delle quali vi nidificano. Quasi tutte le specie di uccelli acquatici islandesi in quest’area sono molto numerose: per esempio, qui si accoppiano circa 8000 coppie di anitre di specie diverse, ben tre delle quali (l’orchetto marino, la canapiglia e il quattrocchi d’Islanda) non nidificano in nessun’altra parte del paese. Ci sono anche grandi colonie di edredoni, germani reali, cigni selvatici, strolaghe maggiori, gabbiani comuni, sterne artiche, pivieri dorati, beccaccini e chiurli. Le paludi e gli acquitrini, i laghetti e la tundra umida di queste zone sono aree ad alta densità di nidificazione per gli uccelli acquatici, pertanto dal 15 maggio al 15 luglio (quando le uova si schiudono) l’accesso ad alcune zone è vietato, ma i capanni vicino al museo consentono di osservarli da lontano.
Per farvi una cultura al riguardo potete passare dal Museo Ornitologico di Sigurgeir (www.fuglasafn.is; interi/bambini Ikr950/500; 10-19 giu-agosto, orario ridotto set-mag), situato in un bellissimo edificio sul lago, che fonde il design moderno con la tradizionale architettura in torba. All’interno troverete una spettacolare collezione di uccelli impagliati (oltre 180 specie provenienti da tutto il mondo), comprese tutte le varietà residenti in Islanda (tranne una, il falaropo becco largo). L’illuminazione di design e le didascalie dettagliate aggiungono valore all’esperienza. La collezione di uccelli impagliati fu intrapresa come hobby da un islandese di nome Sigurgeir Stefánsson, scomparso tragicamente nelle acque del lago all’età di 37 anni; il museo è stato eretto in suo onore. In loco si trova anche un tranquillo caffè che offre agli appassionati di ornitologia la possibilità di usare telescopi ad alta tecnologia. Non dimenticate di dare un’occhiata alla piccola attrazione acquatica al centro della sala espositiva per vedere la sorpresa verde che vi è ospitata.
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