Montagne scoscese, scogliere a picco e roboanti cascate circondano la meravigliosa Penisola disabitata di Hornstrandir, all’estremità settentrionale dei Fiordi Occidentali. Questa è davvero una delle ultime, vere oasi di natura incontaminata rimaste in Europa e comprende alcune delle zone più estreme e inospitali del paese. È una destinazione fantastica per chi ama le passeggiate in mezzo alla natura selvaggia: ricca di percorsi estremamente impegnativi, offre ottime opportunità per l’osservazione di volpi artiche, foche, balene e della vivace avifauna.
Fino agli anni ’50 del Novecento, sulla Penisola di Hornstrandir viveva una manciata di intrepidi contadini, mentre oggi è disabitata. Dal 1975 i suoi 580 kmq di tundra, fiordi, ghiacciai e montagne sono protetti come monumento nazionale e riserva naturale. Nella zona sono in vigore le norme di conservazione più rigide di tutta l’Islanda, volte a tutelarne la vegetazione, incredibilmente varia ma anche estramente fragile.
Non esistono servizi a Hornstrandir e gli escursionisti devono essere preparati ad affrontare qualsiasi eventualità. I passi sono infatti molto ripidi e bisogna trasportare da sé tutta l’attrezzatura necessaria, il che obbliga a tenere un passo più lento del previsto. Oltretutto, la maggior parte dei sentieri non è segnata, quindi è fondamentale avere con sé una buona cartina (provate la Vestfirðir & Dalir 3) e un GPS.
Il periodo migliore per intraprendere un viaggio a Hornstrandir è il mese di luglio. Al di fuori della stagione estiva (da fine giugno a metà agosto) si incontrano pochissime persone e il tempo diventa estremamente imprevedibile. Se viaggiate fuori stagione dovete assolutamente programmare il viaggio in anticipo e raccogliere informazioni dalla gente del posto, perché sui passi montani si possono formare grandi cumuli di neve con pareti quasi verticali. In vari punti del parco si trovano rifugi di emergenza dotati di radio e di riscaldamento, da utilizzare nel caso veniate sorpresi da improvvise tempeste di neve o pioggia. In ogni modo, non lasciatevi scoraggiare dai capricci della natura al punto da rinunciare al trekking: informatevi presso gli operatori locali sulle condizioni climatiche prima di partire. È anche molto semplice accordarsi per trekking guidati.
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