Bjarnarfjörður
A nord di Drangsnes, una strada accidentata si snoda intorno a una serie di fiordi spettacolari e franose scarpate. Lungo questo tratto di strada non esistono mezzi di trasporto pubblici e anche le strutture di servizio sono molto scarse, ma se avete un’automobile sarete ripagati da una sensazione davvero memorabile di pace e di beato isolamento. Per chi è interessato alle saghe, la Saga di Njáll inizia da qui.
Hótel Laugarhóll (451 3380; www.laugarholl.is; doppie con/senza bagno prima colazione inclusa Ikr20.600/16.000;), nel primo "gomito" che la strada disegna lungo la costa, è gestito forse dai proprietari più amichevoli e cordiali che possiate trovare durante il vostro viaggio in Islanda. Sono due ex insegnanti (tra l’altro, hanno insegnato proprio in questo edificio, poi riconvertito in albergo di modeste dimensioni). I piumini bianchi freschi di bucato vi aspettano piegati su ogni letto, e alcune stanze fanno sfoggio di opere d’arte alle pareti. C’è una piccola galleria annessa, e i proprietari gestiscono anche la calda piscina geotermale (ingresso Ikr350; 8-22 giu-agosto, 24 ore set-mag) situata proprio accanto, con l’acqua più calda di tutto il paese.
Vicino all’albergo si trova anche un’antica piscina artificiale benedetta da un vescovo nell’XI secolo e oggi diventata monumento nazionale. Questa pozza consacrata alimenta la piacevole piscina geotermale che si trova lì accanto, quindi se vi fermate per fare un bagno praticamente vi immergerete nell’acqua santa (o così sostiene la gente del posto). A pochi passi di distanza si trova la Dimora dello Stregone (ingresso libero; 8-22 giu-agosto), dal tetto in torba, che fa parte del Museo Islandese di Magia e Stregoneria di Hólmavík. In hotel si possono acquistare una serie di traduzioni di libri di incantesimi e una brochure sulla dimora; il loro autore vive nella casa gialla sull’altro lato della strada.
A nord di Bjarnarfjörður il paesaggio si fa più scosceso e offre la possibilità di vedere al di là del fiordo, fino alla Penisola di Skagi, nell’Islanda settentrionale. In autunno, con la prima neve, questa strada diventa spesso inaccessibile e talvolta non viene riaperta fino alla primavera successiva. Se siete in viaggio alla fine della stagione turistica informatevi sul posto per avere dati aggiornati sulle condizioni della viabilità.
A Kaldbaksvík le ripide pareti dell’ampio fiordo scendono fino a un piccolo laghetto pescoso che riflette sereno l’immagine delle montagne circostanti. Subito oltre il lago, un sentiero lungo 4 km porta alla sommità del Lambatindur (854 m). Lungo tutta la costa noterete una grande quantità di legname alla deriva ammucchiato lungo il litorale: arriva per lo più dalla Siberia, dopo aver attraversato il Mar Glaciale Artico.
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