Il pittoresco paesino di Zahloroú, fermata intermedia sulla linea ferroviaria Diakoftó-Kalávryta, si estende a cavallo di un fiume e dei binari. Per una bella escursione potrete prendere il treno fino al villaggio e poi effettuare a piedi il tragitto fino a Diakoftó; la passeggiata, che in gran parte segue la ferrovia, dura circa quattro ore.

Da Zahloroú potrete anche seguire il sentiero che sale al Moní Megálou Spiléou (Monastero della Grande Caverna; 26920 23130; 8-12 e 13-tramonto inverno, 8-13 e 14-tramonto estate). Il monastero originario fu distrutto nel 1934 dall’esplosione della polvere da sparo che vi era stata immagazzinata all’epoca della guerra d’indipendenza. Ma nel nuovo monastero sono custoditi antichi Vangeli miniati, diverse reliquie e una miracolosa immagine della Vergine Maria che, si dice, fu trovata nel 362 nella vicina caverna da san Teodoro e san Simeone. Il tragitto è di 3 km e richiede circa un’ora di cammino.

Dei due alberghi economici situati proprio accanto alla stazione, lo Zachlorou (6983125616, 26920 22789; www.zachlorou.gr; camere a partire da €40)è preferibile rispetto al fuligginoso Hotel Romantzo (6986885779, 26920 22758; camere a partire da €35), ma in entrambi non aspettatevi un servizio di prima classe. Molto meglio è la Taverna Oneiro (6945776821, 26920 23772; www.villa-oneiro.gr; camere con prima colazione a partire da €50; ott-marzo), che offre nove monolocali in strutture tipo chalet di montagna in pietra e legno.

Tutti i treni della linea Diakoftó-Kalávryta effettuano una breve sosta a Zahloroú. A Zahloroú si arriva anche in macchina, seguendo una strada piuttosto stretta che si dirama dalla principale Diakoftó–Kalávryta; il bivio si trova 7,5 km a nord di Kalávryta.

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