Bodenwerder
Se il figlio più famoso di Bodenwerder avesse dovuto descrivere la sua piccola città natale, l’avrebbe probabilmente dipinta come un’enorme e fiorente metropoli sul Weser. Ma il barone Hieronymous von Münchhausen (1720-1797) era uno dei bugiardi più spudorati della storia, al punto da dare il suo nome a un disturbo psicologico (la sindrome di Münchhausen, appunto, nella quale il paziente simula un disturbo per ottenere l’attenzione degli altri). Le peripezie del barone furono "raccontate" dapprima in tedesco da un autore anonimo nel 1781 e poi in inglese da Rudoph Raspe nel 1785; ispirarono da allora molti fumetti e film, tra cui l’ultimo è quello del regista inglese Terry Gilliam, Le avventure del barone di Münchhausen (1988).
Il principale richiamo turistico di Bodenwerder è appunto il Münchhausen Museum (409 147; Münchhausenplatz 1; interi/under 14 €2,50/1,50; 10-17 apr-ott), che ha il difficile compito di rappresentare il caos e la confusione inevitabilmente associate al "barone bugiardo". Costui amava narrare agli ospiti a cena le sue avventure in Crimea, dicendo per esempio di aver legato il cavallo al campanile di una chiesa durante una tempesta di neve o di aver cavalcato intorno a una tavola imbandita senza rompere nemmeno una tazza.
Il museo espone anche una palla da cannone per illustrare la storia più famosa del barone, il quale sosteneva di aver volato su una simile palla per cercare di spiare il campo di battaglia nemico. Ci sono inoltre dipinti e copie del romanzo sul barone di Münchhausen in varie lingue.
L’ufficio turistico (405 41; www.muenchhausenland.de; Münchhausenplatz 1; 9-12 e 14-17 lun-ven, 10-12.30 sab) dispone di informazioni sul noleggio di canoe e biciclette in città, prenota gli alberghi e potrà soddisfare altre vostre richieste. Nessun treno fa servizio per Bodenwerder.