La Península de Guanahacabibes è una distesa stretta, lunga e pianeggiante che inizia a La Fe, 94 km a sud-ovest di Pinar del Río. Nel 1987, 1015 kmq di questo frammento disabitato di litorale idilliaco furono dichiarati riserva della biosfera e posti sotto la tutela dell’UNESCO - una delle sei che vanta Cuba. Ci sono diverse ragioni alla base di questa decisione.

Innanzi tutto, la linea costiera sommersa dal mare ospita una grande varietà di ambienti, tra cui vaste paludi di mangrovie, macchie arbustive e pianori sabbiosi o di rocce coralline. In secondo luogo, le caratteristiche formazioni calcaree della zona ospitano una flora e una fauna uniche, con 172 specie di uccelli, 700 specie di piante, 18 specie di mammiferi, 35 di rettili, 19 di anfibi, 86 specie di farfalle e 16 varietà di orchidea. Le tartarughe di mare, fra cui la verde e la caretta, vengono qui durante le notti estive per deporre le uova, ed è l’unica zona dell’isola dove questo avviene.

Un’altra particolarità è data dalle orde di cangrejos colorados (granchi gialli e rossi) che attraversano la strada non asfaltata al centro della penisola e che finiscono poco dignitosamente sotto le ruote dalle automobili di passaggio. L’odore sgradevole che emana dai gusci schiacciati sull’asfalto è purtroppo indimenticabile.

Si pensa che in questa zona si trovino almeno un centinaio di importanti siti archeologici collegati alla più antica e meno conosciuta popolazione indigena dell’isola, i guanahatabey.

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