
Gibara
Solo Baracoa le sta alla pari per la sua posizione sulla costa: Gibara è uno di quei posti in cui geografia, meteorologia e cultura hanno cospirato per creare qualcosa di tempestoso e unico nel suo genere. Anche se la vostra impressione può non essere di incredulità a bocca aperta (l’uragano Ike del 2008 ha quasi spazzato via la città dalla mappa), sospendete il giudizio; quello di Gibara è un incantesimo sottile.
Cristoforo Colombo raggiunse questa zona per la prima volta nel 1492 e la ribattezzò Río de Mares (fiume degli oceani), perché questo è il punto dove il Río Cacoyugüín e il Río Yabazón si gettano nella Bahía de Gibara. Il nome attuale della città viene dal termine jiba, vocabolo indigeno che indica un tipo di arbusto che tuttora cresce nel litorale.
Rifondata nel 1817, nel XIX secolo Gibara prosperò grazie a un’industria dello zucchero in piena espansione e al fiorire dei commerci. Per proteggere l’insediamento dai pirati, nei primi anni del XIX secolo furono costruite una sede per la guarnigione e una cinta muraria di 2 km che correva intorno all’abitato, facendo di Gibara la seconda città di Cuba, dopo L’Avana, che si fosse dotata di mura. Per il candore abbagliante delle sue facciate, Gibara veniva a quei tempi definita la villa blanca.
Sbocco al mare di Holguín e un tempo importante centro dell’esportazione dello zucchero, Gibara era collegata al capoluogo di provincia dalla ferrovia. Con la costruzione della Carretera Central negli anni ’20, Gibara perse però la sua importanza come fulcro mercantile e dopo l’eliminazione dell’ultima linea ferroviaria, avvenuta nel 1958, la cittadina cadde in una sorta di sonnolento declino che perdura tutt’oggi.
Collegata a Holguín da 33 km di una strada panoramica che serpeggia attraverso una serie di accoglienti e graziosi villaggi, Gibara è un centro piccolo e raccolto, caratterizzato da piazze armoniose, ruderi di epoca spagnola e da un magnifico panorama su quella Silla de Gibara che tanto affascinò Colombo, mentre appena fuori città alcune delle più selvagge e stupende spiagge dell’Oriente attirano i bagnanti.
Ogni anno, nel mese di aprile Gibara ospita il Festival Internacional de Cine Pobre (Festival Internazionale del Cinema Povero) che richiama cineasti da tutto il mondo.
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