Drukgyel Dzong
Dove termina la strada, a 14 km di distanza da Paro, si trovano le rovine del Drukgyel Dzong (8-17). Questo dzong fu costruito nel 1649 per volere dello Zhabdrung Ngawang Namgyal in una località scelta per la sua favorevole posizione strategica sulla via per il Tibet. Lo dzong fu battezzato "Druk" (Bhutan) "gyel" (vittoria) per commemorare la vittoria conseguita dai bhutanesi sugli invasori tibetani nel 1644. Una delle caratteristiche dello dzong era il falso ingresso che serviva a trarre in inganno gli invasori attirandoli in un cortile chiuso; il trucco funzionò egregiamente anche durante un secondo attacco.
Lo dzong si trova nel punto in cui il sentiero proveniente dal Tibet entra nella valle di Paro attraverso il Tremo La. Quando la minaccia tibetana fu neutralizzata, divenne un’importante via di collegamento tra il Bhutan e la città tibetana di Phari Dzong, con la quale furono intrattenute relazioni commerciali: il riso bhutanese veniva infatti scambiato con sale e blocchetti di foglie di tè. I gruppi di escursionisti hanno da tempo sostituito le carovane commerciali e oggi è più facile vedere i mulattieri caricare i loro bagagli per il trekking del Jhomolhari.
L’edificio fu impiegato come centro amministrativo fino al 1951, quando un incendio causato da una lampada a burro lo distrusse. Sono ancora visibili le travi carbonizzate infisse nelle pareti in rovina. Sono stati fatti alcuni tentativi per restaurare lo dzong, ma tutto ciò che si è potuto realizzare è l’installazione di un nuovo tetto sui cinque piani della struttura, per proteggerla dal crollo definitivo a cui la condurrebbero inevitabilmente gli eventi atmosferici.
Salendo allo dzong si oltrepassa una piccola cappella sulla sinistra, un chorten sulla destra e i resti delle grandi torri e della galleria che veniva utilizzata per prelevare acqua dal torrente sottostante durante i lunghi assedi. Dello dzong vero e proprio non resta granché, eccetto il cortile antistante e le ta dzong (torri di avvistamento) sul retro.
Una volta tornati al villaggio potrete fare una piacevole passeggiata fino al piccolo Choedu Goemba , che ospita una statua del protettore locale, Gyeb Dole.
Lungo la strada per lo dzong si incontrano il villaggio di Jetshaphu, alcuni campi di addestramento militare e il resort Amankora. Nelle giornate limpide (più probabili in ottobre e in novembre) dalla zona nei pressi dello dzong si aprono suggestivi scorci panoramici sul cono innevato del Jhomolhari; questo tratto è anche l’ideale per un’escursione in mountain bike.
Drukgyel Dzong: organizza il viaggio
Drukgyel Dzong: informazioni utili
Valuta
Drukgyel Dzong: articoli e consigli
