Lo spettacolare percorso in direzione est, verso il Pele La offre accesso al Bhutan centrale e alla valle di Phobjikha, nota per la popolazione invernale di gru collonero. Il valico conduce attraverso i Monti Neri, che costituiscono il confine fisico tra Bhutan centrale e Bhutan occidentale.

Lasciando Wangdue Phodrang, la strada attraversa spogli pendii con in basso il corso del Dang Chhu. L’ampio edificio che si trova accanto al fiume, sotto la strada, è un carcere per ergastolani.

Quando raggiunge Chhuzomsa, alla confluenza tra il Pe Chhu e il Dang Chhu, a 9 km da Wangdi, la strada ridiscende a livello del fiume (Chhuzomsa significa "incontro di due fiumi"). Sotto il piccolo villaggio, accanto all’acqua, si trova l’idilliaco Kichu Resort.

Appena oltre Chhuzomsa c’è una teleferica che, in 6 km di sviluppo, risale 1340 m di dislivello per arrivare a Tashila. La teleferica è utilizzata soprattutto per trasportare merci al villaggio e per portare il legname a valle, ma due volte al giorno effettua corse speciali (alle 8 e alle 17) per il trasporto delle persone. I passeggeri siedono in una cabina in legno aperta che procede dondolando sopra le cime degli alberi per 45 minuti, fino alla cima.

A Tikke Zampa, 4 km oltre Chhuzomsa, la strada attraversa il Dang Chhu per raggiungerne la sponda meridionale, e inizia poi una graduale salita fino al Pele La. Dopo altri 10 km vedrete, sulla sinistra, un lhakhang situato in posizione splendida, sulla sommità di una collina. A mano a mano che risale la valle, la strada si fa più ripida. In diversi punti si procede costeggiando le pareti rocciose, su un tracciato sospeso al di sopra delle fitte foreste che ammantano la valle sottostante.

La strada effettua numerose deviazioni nelle vallate laterali e oltrepassa il villaggio di Kalekha (o Khelaykha), punto di arrivo dell’escursione allo Shasi La proveniente dalla valle di Phobjikha. Da questo punto, 12 km ci dividono dal villaggio di Nobding (2640 m), dove l’accogliente Kuenphen Restaurant (442000; menu fisso Nu 420) offre ai turisti un comodo punto di sosta per il pranzo. Dopo aver percorso altri 7 km si raggiunge Dungdung Nyelsa, dove si dirama la vecchia strada (in disuso) per il Pele La. In primavera i pendii sovrastanti sono coperti dai fiori rossi, bianchi e rosa dei rododendri. La strada sale ripida lungo il versante per 5 km, fino alla svolta per Gangte, che si trova nella valle di Phobjikha.

Dalla svolta si devono ancora percorrere 3 km attraverso il bosco prima di raggiungere la sommità del Pele La (3420 m), segnata da un chorten e da una varietà di bandiere di preghiera. Nelle giornate limpide (piuttosto rare da queste parti), da un punto panoramico che si trova 500 m sotto la strada vecchia tra Nobding e il Pele La, la vista giunge fino al Jhomolhari (7314 m), al Jichu Drakye (6989 m) e al Kang Bum (6526 m). Dal passo vero e proprio le montagne non si vedono. Il Pele La segna il confine occidentale del Parco Nazionale dei Jigme Singye Wangchuck (un tempo denominati Monti Neri) e costituisce la porta d’accesso al Bhutan centrale.

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