Sun City

Benvenuti nella versione sudafricana di Sin City (la "Città del Peccato", il soprannome con cui viene chiamata Las Vegas). A Sun City (014-557 1544; www.suncity.co.za; ingresso R50; 24 h su 24), leggendaria creazione dell’imprenditore Sol Kerzer, Disneyland si incontra con l’antico Egitto in una rivisitazione africana di Las Vegas. Piena di statue dorate che raffigurano scimmie e leoni, con vaste distese di spiagge artificiali, 1200 camere d’albergo e centinaia di slot machine tintinnanti, Sun City ha come unico scopo il divertimento. Tuttavia, benché ruoti intorno al gioco d’azzardo e sia pacchiana quasi fino a sfiorare il grottesco, visitarla può rivelarsi un’esperienza davvero spassosa.

Il complesso è dominato dalla spettacolare Lost City (Città Perduta), uno straordinario esempio di kitsch pubblicizzato come il simbolo del retaggio africano. In realtà, c’entra con la cultura africana come il parco di Disneyland Paris con quella francese, ma è comunque divertente.

Sun City fu inaugurata nel 1979, all’epoca dell’apartheid, come località esclusiva riservata ai bianchi benestanti, ma oggi uno dei suoi aspetti più belli è proprio il mix di neri, bianchi e asiatici che vi si riversano nei weekend. E chi perde ai tavoli da gioco può sempre consolarsi pensando di avere contribuito al pagamento di oltre 7000 stipendi.

Se viaggiate con dei bambini o disponete di un budget limitato, Sun City è un’ottima destinazione. Il costo del biglietto di ingresso comprende tutte le attrazioni principali e, pagando un extra, avrete innumerevoli attività a disposizione. C’è anche uno degli alberghi più lussuosi del mondo, un trionfo di oro e di lustrini.

Se infine giocare d’azzardo vi facesse sentire in colpa, tenete presente che per lo meno il resort è ecologico: nonostante lo sfarzo che ostenta, Sun City ha ricevuto premi e riconoscimenti per la sua pratica di un turismo sostenibile nel rispetto dell’ambiente.