Longyearbreen
Le lingue del ghiacciaio che lambiscono la periferia sud-occidentale di Longyearbyen hanno eroso e trascinato a valle diversi strati sedimentari, compresi quelli ricchi di fossili formatisi all’epoca in cui le Svalbard godevano di un clima tropicale. Poiché la morena alla base del ghiacciaio, muovendosi, porta alla luce molti resti di piante fossili (foglie e ramoscelli che risalgono a un periodo compreso fra i 60 e i 40 milioni di anni fa), parecchie escursioni guidate prevedono anche la loro ricerca.
Per arrivare in zona, oltrepassate l’Huset, poi risalite la riva sinistra del fiume, superate gli edifici minerari abbandonati e imboccate un sentiero accidentato. Dopo i resti di un ponte (alla vostra sinistra), vi avvicinerete alla morena finale attraversando un ruscello che scorre a valle dalla vostra sinistra. La pista si snoda poi attraverso ripidi declivi, oltrepassa il fiume e prosegue in senso opposto alla corrente fino ai terreni dei fossili. Dall’Huset, fra andata e ritorno l’escursione è lunga 5 km e richiede circa un’ora e mezzo di cammino, senza calcolare il tempo dedicato alla raccolta dei fossili.
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