Mentre Karasjok ha fatto alcune concessioni alla cultura norvegese, Kautokeino, tradizionale base invernale della renna sami (da distinguersi dalla variante costiera), resta invece più profondamente legata alla cultura sami: circa l’85% dei suoi abitanti parla il sami come prima lingua e può capitare di vedere persone del posto che indossano il costume tradizionale non a beneficio dei turisti. Il kommune, o municipalità, è il più grande della Norvegia e copre un territorio di quasi 10.000 kmq, caratterizzato dalla presenza di molti laghi e foreste. D’estate, in realtà, la cittadina è fin troppo tranquilla, perché molti abitanti si spostano con le renne verso pascoli più caldi (mentre d’inverno vi si contano circa 100.000 capi). Questa località merita comunque una visita per la Juhls’Sølvsmie, situata appena fuori città, che espone i migliori gioielli scandinavi in argento.

Alcuni ritrovamenti rivelano la presenza di un insediamento permanente nell’area fin dal 1553, quando avvenne la graduale transizione dallo stile di vita nomade a quello stanziale. Il cristianesimo si affermò piuttosto rapidamente e la prima chiesa fu eretta nel 1641.

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