Gli spagnoli lo consideravano la "bocca dell’inferno" e per questo apposero una croce, cosiddetta di "Bobadilla" dal nome del sacerdote che la piantò, sulla sommità di un dirupo ora purtroppo inaccessibile. Il Volcán Masaya (2528-1444; ingresso US$4, tour di 3 h US$15; 9-16.45) è il vulcano più fumante di tutto il Nicaragua, per questa ragione le autorità sono assolutamente irremovibili nel non concedere il permesso di salire con l’automobile fino al bordo dell’attivissimo cono vulcanico del cratere Santiago.

Sul fondo la lava ribolle costantemente (ma è probabile che non riusciate a vederla) e una colonna di gas solforosi si innalza continuamente verso il cielo; nel 2001 un’eruzione scagliò rocce incandescenti fino a 500 m di altezza, danneggiando molte automobili e minacciando l’incolumità di alcune persone.

Tuttavia la visita al vulcano è un’esperienza straordinaria. Del resto, Masaya stessa si trova all’interno di un vastissimo e antico cratere chiamato El Ventarrón il cui bordo, appena percettibile, si estende da Ticuantepe a Masatepe racchiudendo la Laguna de Masaya. Cercate di venirci nel pomeriggio, quando migliaia di chocoyos (parrocchetti) che nidificano sulle pareti del cratere fanno ritorno ai loro nidi, evidentemente senza risentire dei gas tossici.

Nella zona ci sono più di 20 km di sentieri escursionistici. Per le camminate più brevi e accessibili bisogna ingaggiare una guida (da US$0,70 a US$2 per gruppo), pagandola insieme alla tariffa di ingresso (la mancia è gradita e per le escursioni in gruppo occorre essere almeno in cinque). Il Sendero Los Coyotes (1,5 km) si snoda attraverso campi di lava e macchie di foresta tropicale secca; il Sendero El Comalito (2 km) conduce a un cono più piccolo circondato da fumarole, mentre il Sendero Las Cuevas (1 h 30 min) permette di esplorare i tunnel di lava di Tzinancanostoc, popolati di pipistrelli.

Vi sono anche percorsi più lunghi (da 5 km a 6 km), per i quali non è necessario essere accompagnati da una guida (ma è comunque possibile ingaggiarla pagando circa US$15 per 3 h), che conducono a punti panoramici e a grandi rocce magmatiche. Se parlate spagnolo, chiedete alla guida di condurvi nell’interessante museo (ingresso libero) presso il centro visitatori, dove potrete ammirare interessanti esposizioni sulla storia naturale e graziosi murales, nonché un farfallario.

L’entrata al parco si trova 7 km a nord di Masaya. La tariffa di ingresso e la guida si pagano al chiosco, dove si riceve un opuscolo molto pratico, con una cartina e anche utili informazioni in spagnolo e in inglese. Una strada asfaltata di 5 km conduce al cratere e a Plaza de Oviedo, che rende omaggio all’intrepido sacerdote che scese nel vulcano con un setaccio per verificare se la lava fosse, come egli ipotizzava, di oro puro. Naturalmente si sbagliava, ma la sua impresa fu ritenuta così ardita che si decise di dare il nome del religioso almeno al parcheggio. Il regolamento del parco prevede che ci si possa fermare solo cinque minuti. Da qui si può raggiungere la cima del vulcano partecipando a un’escursione a cavallo (US$4) gestita dalla comunità.

Il parco organizza anche un’escursione serale (US$10 per persona, dalle 17 alle 19) durante la quale si possono ammirare milioni di pipistrelli uscire da una vicina grotta... Un’esperienza da brivido.

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