Sekong (Muang Lamam)
La remota e sonnolenta provincia di Sekong è un altro luogo poco conosciuto e lontano dai percorsi più battuti, una situazione che potrebbe però cambiare con l’apertura della nuova strada tra Paksong e il confine vietnamita nei pressi di Dak Cheung, che dovrebbe essere ultimata nel 2014 o nel 2015. Questa strada renderà molto più rapido il viaggio dalla città thailandese di Ubon Ratchathani e il porto vietnamita di Danang e consentirà di raggiungere facilmente le miniere d’oro e di altri minerali dell’Altopiano di Dak Cheung, che raggiunge un’altezza di 1500 m sul livello del mare a est di Sekong. Questo progetto prevede anche l’apertura di un nuovo posto di confine a Dak Cheung.
Per il momento, il capoluogo di questa provincia non ha molto da offrire ai viaggiatori stranieri, fatta eccezione per le spettacolari cascate situate nei dintorni e i villaggi delle minoranze etniche. La provincia di Sekong è la meno popolata del Laos, ma i suoi 90.000 abitanti appartengono a ben 14 diversi gruppi tribali, un fatto che la rende la più diversificata del paese sotto il profilo umano. Circa il 75% della popolazione è costituito da tribù mon-khmer, con una prevalenza di alak, katu, taliang, yae e nge. Tra gli altri gruppi meritano di essere citati i pacoh, i chatong, i suay (souei), i katang e i ta-oy.
Queste tribù non sono buddhiste, un fatto che spiega la presenza in questa regione di un numero molto limitato di wat. Questi popoli professano invece una religione che fonde l’animismo con il culto degli antenati. I katu e i taliang sono tendenzialmente monogami e - fatto decisamente insolito in una parte del mondo in cui sono tradizionalmente gli uomini a comandare - tollerano la poliandria (due o più mariti).
Nelle prime ore del mattino in città si svolge un mercato di un certo interesse, verso il quale convergono alcuni membri dei gruppi tribali stanziati nei dintorni per scambiare tessuti con prodotti vietnamiti. Se vi interessano gli ordigni inesplosi, vi consigliamo di fare un salto all’ufficio UXO Lao (8-17), situato dietro l’ufficio del Ministero delle Finanze, mezzo isolato a nord del mercato.
Sekong è adagiata in un’ampia ansa del Se Kong che piega in direzione ovest, per cui la Route 16 proveniente da Tha Taeng entra in città da nord-est.
La città è disposta come un reticolo delimitato a nord dalla Route 16 e a sud dal Se Kong e dalla strada che costeggia la sponda del fiume, lungo la quale sorge il Sekong Hotel, che costituisce un comodo punto di riferimento. Il centro cittadino è attraversato dalla via principale che procede da est a ovest.
All’epoca delle ricerche compiute per questa guida, sulla sponda opposta del fiume era in costruzione la nuova strada per il Vietnam. In quel momento non era ancora stato portato a termine nessun ponte, ma era possibile attraversare il fiume con il traghetto in partenza nei pressi del Thida Hotel e imboccare la nuova strada che si snoda sulla sponda opposta.
Lungo la via principale si trova uno sportello bancomat della BCEL situato di fronte al mercato.
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