Salavan
La provincia di Salavan è nota più per la sua lontananza da tutto e da tutti che per le sue attrattive di richiamo turistico. Prima di essere ribattezzata nel 1828 dai siamesi Salavan (Sarawan in thailandese), il capoluogo di questa provincia era un avamposto del regno di Champasak chiamato Muang Mam e abitato soprattutto da minoranze mon-khmer. La città fu quasi completamente distrutta durante la guerra d’Indocina, quando era oggetto di aspre contese tra l’Esercito Reale del Laos e le truppe del Pathet Lao.
Per il 2014 o il 2015 è stata annunciata l’apertura di un posto di confine a nord di Salavan, nei pressi di Samouy, ma fino ad allora non ci sono particolari motivi per spingersi fino in questa zona, se non per visitare i remoti villaggi delle minoranze etniche situati nella campagna circostante.
Anche se metà della popolazione di Salavan appartiene all’etnia lao (loum e soung), nessuno di loro è originario di questa zona. Il resto del 350.000 abitanti della provincia fa parte di gruppi mon-khmer relativamente sconosciuti, come i tahoy, i lavai, i katang, gli alak, i laven, i ngai, i tong, i pako, i kanay, i katu e i kado.
Praticamente tutte le diramazioni principali del Sentiero di Ho Chi Minh attraversano in qualche punto la provincia di Salavan e un grave problema ambientale è costituito dalla presenza di moltissimi ordigni inesplosi (UXO, Unexploded Ordnance in inglese), per cui consigliamo a chi intende visitare indipendentemente questa zona di prestare la massima attenzione possibile. Presso l’UXO Lao (8-17), situato lungo la strada principale che conduce in città, sono esposti alcuni ordigni che le squadre di bonifica hanno recuperato nei dintorni.
L’attrattiva principale di questa provincia è costituita dal lago di Nong Bua, famoso per essere popolato da alcuni coccodrilli siamesi (khàe in lingua lao), una specie a rischio di estinzione. All’epoca delle ricerche compiute per questa guida, ci è stato detto che non ne rimanevano più di due o tre esemplari, un fatto che rende le probabilità di vederli estremamente limitate. Piuttosto, vi consigliamo di ammirare il vicino Monte Phu, alto 1588 m. Il lago si trova 15 km a est di Salavan e può essere raggiunto sia in motocicletta sia in bicicletta; tenete presente che durante la stagione delle piogge questo viaggio comporta un paio di traversate in traghetto.
In città ci sono alcune strutture ricettive. L’accogliente e semplice Thipphaphone Guest-house (034-211063; camere 40.000-70.000K;) è una struttura economica situata in comoda posizione centrale, nei pressi del mercato. Se preferite pernottare in una struttura più elegante, vi consigliamo di dirigervi verso il Phoufa Hotel (030-537 0799; camere 50.000-140.000K;), situato lungo la strada principale che conduce in città, circa 3 km a ovest del centro.
Accanto al mercato si trova uno sportello bancomat della BCEL.
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