Il "fiordo delle armi" era un tempo la famigerata dimora di un temibile drago che proteggeva l’Islanda nord-orientale. Oggi non ci sono più draghi ed è un piacevole posticino sonnolento (tenete presente che le informazioni online riguardanti Vopnafjörður si trovano nel sito ufficiale dell’Islanda orientale, www.east.is, e non di quella settentrionale.)
L’edificio più significativo della cittadina è il Kaupvangur (Hafnarbyggd 6), che un tempo ospitava la dogana, perfettamente restaurato. Al pianterreno vi si trovano una piccola caffetteria accogliente e un centro informazioni (473 1331, 862 1443; www.vopnafjordur.com; 10-17 giu-agosto;). Al piano superiore trova posto una mostra ben curata (solo in islandese) dedicata a due abitanti del posto, la versione locale dei fratelli Gershwin. Sempre al primo piano c’è una una piccola esposizione dedicata agli emigrati dell’Islanda orientale: proprio in questo edificio la gente del posto che decideva di andarsene acquistava il biglietto per l’America.
La maggiore attrattiva della regione è il museo del folklore di Bustarfell (www.bustarfell.is; interi/bambini Ikr700/100; 10-18 metà giu-metà set), ubicato in una fotogenica fattoria dal tetto in torba del XVIII secolo, a sud-ovest di Vopnafjörður. Prima Bustarfell si trovava sulla strada n. 85, ma adesso il nuovo tracciato di questa strada ha lasciato il museo in mezzo al nulla. La soluzione migliore è prendere la strada sterrata n. 920 da sud di Vopnafjörður; il museo si trova circa 20 km lungo il percorso. La strada n. 920 si aggancia alla strada n. 85 circa 16 km dopo il museo. Chiedete informazioni in loco sulle condizioni della strada n. 920, perché sono in progetto dei lavori di miglioramento.
Un’altra attrazione in mezzo al nulla è la piscina di Selárdalslaug (interi/bambini Ikr300/150; 7-23), in riva al fiume, segnalata 12 km a nord di Vopnafjörður poco distante dalla strada n. 85, appena a sud del fiume Selá. Fermatevi per un breve bagno nelle acque geotermali della vasca calda (e per ammirare gli spogliatoi a lume di candela: non c’è elettricità qui).
