Una schiera di spettacolari iceberg di un azzurro incredibilmente luminoso fluttua sulla Jökulsárlón, una laguna glaciale proprio di fianco alla Hringvegur tra Höfn e Skaftafell. Per quanto si possa essere preparati a questa scena surreale, vi coglierà comunque di sorpresa. Vale senz’altro la pena di trascorrere un paio d’ore in questo luogo, ammirando le meravigliose sculture di ghiaccio (alcune striate dalla polvere delle eruzioni vulcaniche), osservando le foche e godendosi un’escursione su un mezzo anfibio.

Gli iceberg si staccano dal Breiðamerkurjökull, una diramazione del Vatnajökull, schiantandosi in acqua e spostandosi inesorabilmente verso il mare. Possono impiegare anche cinque anni per uscire da questa laguna di 18 kmq e profonda 250 m, sciogliendosi, congelandosi e di tanto in tanto capovolgendosi con possenti tonfi che spaventano gli uccelli. Poi imboccano lo Jökulsá, il fiume più corto d’Islanda, che li conduce al mare, dove prendono il largo.

Benché possa sembrare un prodotto dell’ultima glaciazione, la laguna si è formata soltanto 80 anni fa circa. Fino alla metà degli anni ’30 dello scorso secolo, il Breiðamerkurjökull raggiungeva la Hringvegur, ora invece si sta velocemente ritirando (addirittura di 200-300 m l’anno) per cui la laguna cresce a ritmi consistenti.

La Jökulsárlón ha fatto da set per molti film: vanta una breve apparizione in Lara Croft: Tomb Raider (2001), in cui si è "spacciata" per la Siberia (i mezzi anfibi che trasportano i turisti erano perfino verniciati di grigio per farli sembrare navi russe). L’avrete vista anche in Batman Begins (2005), e nel film di James Bond La morte può attendere (2002), per il quale è stata appositamente congelata; nell’occasione sono andate distrutte ben sei Aston Martin!

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