Campo di concentramento di Dachau
"C’è una strada che porta alla libertà. Le sue pietre miliari sono: obbedienza, onestà, pulizia, sobrietà, duro lavoro, disciplina, sacrificio, sincerità e amore per la patria".
Iscrizione sul tetto del Campo di Concentramento di Dachau.
Dachau fu il primo campo di concentramento nazista, costruito da Heinrich Himmler nel marzo 1933 per la detenzione dei prigionieri politici. In tutto ebbe più di 200.000 detenuti, le vittime furono tra 30.000 e 43.000, e oggi è un monumento commemorativo la cui vista tormenterà a lungo la vostra memoria. Calcolate una visita tra le due e le tre ore. Tenete conto che per i bambini minori di 12 anni l’esperienza potrebbe essere traumatica.
La denominazione ufficiale del sito è KZ-Gedenkstätte Dachau(Centro commemorativo del KZ di Dachau; www.kz-gedenkstaette-dachau.de; Alte Römerstrasse 75; ingresso libero; 9-17 tutti i giorni); la visita inizia nel nuovo centro visitatori che ospita una libreria, un caffè e un banco per la prenotazione delle visite guidate dove potete prendere un’audioguida (€3,50). Si trova alla vostra sinistra appena varcate il cancello principale. Da qui da martedì a domenica alle 11 e alle 13 parte anche il tour che dura due ore e mezzo (€3).
Entrate nel campo vero e proprio attraverso la Jourhaus, un tempo l’unica entrata. Sul cancello in ferro battuto colpisce subito il visitatore l’agghiacciante motto " Arbeit Macht Frei " (Il lavoro rende liberi).
Il museo si trova al limite meridionale del campo. Qui viene proiettato un documentario in inglese lungo 22 minuti che utilizza principalmente riprese filmate dopo la liberazione per illustrare cosa accadeva nel campo (alle 10, 11.30, 12.30, 14 e 15). Ai due lati del piccolo cinema si dispiega una mostra che narra la storia del campo, da prigione per detenuti per motivi religiosi e politici (e, in parte, criminali), all’epidemia di tifo che tante vittime fece nel campo sovraffollato e, infine, alla liberazione dei deportati da parte dell’esercito americano nell’aprile del 1945.
Particolarmente scioccanti sono le vetrine che espongono le fotografie delle guardie e dei loro comandanti e quelle dei prigionieri (tutti maschi fino al 1944), nonché gli orripilanti "esperimenti scientifici" condotti dai medici nazisti. Si possono vedere inoltre il ceppo dove i prigionieri venivano frustati e un diagramma che mostra le diverse categorie di deportati (ebrei, omosessuali, testimoni di Geova, polacchi, rom e altre tipologie di "asociali") e documenta le persecuzioni contro gli intellettuali "degenerati", banditi dal partito. Il museo dispensa anche molte informazioni sull’ascesa al potere dei nazisti e sugli altri campi di concentramento nel resto dell’Europa; tra gli oggetti in esposizione un modellino in scala del campo nella sua massima estensione e molte divise militari e utensili o effetti personali di proprietà dei deportati o delle guardie carcerarie.
Fuori, in quella che era la piazza dell’appello (dove i prigionieri venivano contati al mattino e alla sera e veniva assegnato loro il lavoro da svolgere), dal 1968 c’è un International Memorial, dove una scritta in inglese, francese, yiddish, tedesco e russo recita: "Mai più". Dietro l’edificio del museo si trova il bunker, il famigerato carcere del campo dove venivano torturati i detenuti. Le esecuzioni avvenivano nel cortile del bunker.
I detenuti erano incarcerati in grandi baracche, ora demolite, che costeggiavano la via principale a nord della piazza dell’appello. Due di esse sono state ricostruite; delle altre 32 si possono vedere solo i contorni del perimetro. Nell’angolo nord-occidentale del campo si trovano il crematorio e la camera a gas, camuffata come locale per le docce ma mai utilizzata. Nei pressi sorge un gruppo di monumenti commemorativi religiosi, tra cui una cappella russo-ortodossa in tronchi di legno.
Dachau si trova circa 16 km a nord-ovest del centro di Monaco. La S2 parte dalla Hauptbahnhof di Monaco e impiega 21 minuti per il viaggio fino alla stazione di Dachau. Avrete bisogno di un biglietto valido per due zone (€5,20) o di quattro strisce di una Streifenkarte (pari a €5), che comprende anche il collegamento in autobus. Dalla stazione di Dachau prendete l’autobus locale 726 (direzione Saubachsiedlung) per raggiungere il campo. Mostrate all’autista il biglietto convalidato. Se siete in automobile, percorrete la Dachauer Strasse fino a Dachau e seguite i cartelli per KZ-Gedenkstätte.
Campo di concentramento di Dachau: organizza il viaggio
Campo di concentramento di Dachau: informazioni utili
Valuta
Campo di concentramento di Dachau: articoli e consigli