
La lunga serie di tragedie che ha colpito l’Uganda dopo la conquista dell’indipendenza ha avuto una tale risonanza nei paesi occidentali, da far pensare a molti che il paese sia tuttora instabile e pericoloso. In realtà, sono ormai diversi anni che la pace regna nella maggior parte del paese, avviatosi nel frattempo verso una radicale trasformazione. Kampala è ora la capitale moderna e frenetica di una nazione nuova, il cui tasso di crescita è fra i più alti del continente africano. Ai viaggiatori questo paese offre belle montagne, percorsi di trekking e la possibilità di vedere il raro gorilla di montagna. Prima dell’indipendenza l’Uganda era un paese prospero e unito, le cui bellezze naturali indussero Winston Churchill a definirlo ’perla d’Africa’; tuttavia, intorno alla metà degli anni ’80, l’Uganda si ritrovò allo sbando e in bancarotta, sconvolta da odi tribali, nepotismo, corruzione politica, uccisioni di massa e tirannia militare. Ciò nonostante gli ugandesi sembrano aver superato egregiamente tutte queste violenze e brutalità, anche se neppure un eccesso di ottimismo potrebbe nascondere le grandi piaghe della nazione: l’enorme debito, il dilagare dell’AIDS e le violazioni dei diritti umani.