Spiagge
La lingua di terra che parte da Freetown si allunga sulla costa, sfiorando spiagge bianchissime fiancheggiate da eleganti palme.
River No 2 ha raggiunto la popolarità dopo che una delle pubblicità della tavoletta di cioccolato Bounty è stata girata qui, e fidatevi: le sabbie candide sono proprio da réclame. L’omonima River No 2 Guesthouse è gestita dalla comunità locale e ha camere semplici e pulite e tavoli rossi con le gambe affondate nella sabbia. Il cibo - barracuda marinato al lime e cotto allo spiedo, o aragosta e patatine - è genuino e fresco; è possibile organizzare escursioni in barca risalendo il fiume fino alle cascate, e lungo la penisola fino alle Banana Islands.
Protetta dalle montagne, Tokeh Beach (raggiungibile a piedi da River No 2, utilizzando un’imbarcazione per superare il fiume quando c’è alta marea), una delle spiagge più spettacolari del paese, era tra le destinazioni preferite dalle celebrità europee fino a prima della guerra. Il Tokeh Sands (078-911111; camere US$60-180) è un albergo di recente apertura con camere bianche e raffinate e corrente erogata 24 ore al giorno. All’esterno si trovano un vecchio eliporto raggiungibile a nuoto e alcune amache dove sonnecchiare all’ombra delle palme mentre aspettate che la cena (a base di gamberi e sorbetto fatto in casa) vi venga servita.
Circa 20 km a sud di Freetown, lungo la penisola, si trova la John Obey Beach, dimora del curioso progetto di ecoturismo Tribe Wanted. Gli ospiti alloggiano in tende (US$50), bungalow sulla spiaggia (US$80) o in casotti d’argilla (US$80) che sembrano appena usciti da un corso di ceramica per principianti. Completano il quadro servizi igienici ecologici e docce sotto le stelle. I pasti vengono consumati alla "chop house" sulla spiaggia e sono inclusi nel prezzo. Per ricavare il massimo dalla loro esperienza, gli ospiti sono caldamente invitati a partecipare alle attività della struttura.
A mezz’ora da Freetown si trova la leggenda della gastronomia Franco’s (078-366366), situato su Sussex Beach (accanto alla laguna). Gestito da una coppia per metà italiana, è il posto ideale per un lungo e ozioso pranzo domenicale annaffiato di buon vino. Conviene prenotare in anticipo alcuni piatti, che possono avere una preparazione un po’laboriosa.
York è un interessante villaggio krio, in prossimità del quale si trova la York Beach, dove si racconta venissero tenuti gli schiavi prima di essere caricati sulle navi negriere. Da qui lo sguardo spazia sulla Whale Bay fino alla deserta e difficile da raggiungere Black Johnson Beach. Nella stagione secca probabilmente potrete arrivare fin qui a piedi; in alternativa prendete una barca a York o seguite la pista sterrata e non segnalata lunga 1,5 km (girate a destra al primo incrocio) che comincia subito oltre il Whale River Bridge.
All’estremità della penisola sorge Kent, con le rovine di un antico forte e vari collegamenti per le Banana Islands.
Grazie alle nuove strade appena asfaltate, adesso Tokeh (US$2) e Kent sono raggiungibili in taxi collettivo.