Da vedere

  1. Largo do Marquês de Marialva, Évora, Portogallo
  2. Sito religioso - Cattedrale

Con due solide torri in granito, la cattedrale di Évora assomiglia a una fortezza. I lavori di edificazione ebbero inizio intorno al 1186, durante il regno di Sancho I, figlio di Afonso Henriques, su quello che in precedenza doveva essere il sito di una moschea e terminarono circa 60 anni dopo. Qui nel 1497 furono benedette le bandiere dei vascelli di Vasco da Gama.

Alla cattedrale si accede tramite un portale cui fanno ala le figure trecentesche degli apostoli scolpite nella pietra. Il portale è a sua volta fiancheggiato da torri asimmetriche e coronato da una copertura del XVI secolo. All’interno prevale invece lo stile gotico. Il coro, ristrutturato quando Évora divenne sede arcivescovile, è il più significativo mutamento stilistico introdotto dopo l’ultimazione della cattedrale. La luce dorata che filtra tramite le vetrate pervade tutto l’ambiente.

Il chiostro, dove regna una piacevole frescura, è stato aggiunto agli inizi del XIV secolo. Al piano inferiore ci sono le pietre tombali degli ultimi quattro arcivescovi di Évora. A ogni angolo del chiostro una buia scala a chiocciola (di solito almeno una è aperta al pubblico) sale in cima alle mura, da cui si può ammirare un bel panorama sulla città.

A destra della cattedrale si trova un museo. Trasferito, dopo una recente ristrutturazione, nell’edificio dell’ex "Collegio del Coro di Voci Bianche" dalla cattedrale, il museo custodisce una vasta collezione di arte sacra, icone e tesori ecclesiastici. Tra essi, un reliquiario di notevole pregio (che contiene un frammento originale della Croce), tempestato di smeraldi, diamanti, zaffiri e rubini. Si accede al museo tramite una porta elettronica moderna di colore nero (inserite il biglietto e ricordate di conservarlo perché ne avrete ancora bisogno all’uscita).