Quando sentirete il suono del djimbe (tamburo di legno e pelle di animale) provenire dalle strade di terra rossa di Orinoco, al di là delle acque increspate, saprete di essere giunti nella regione garifuna.

Orinoco ospita 2000 dei circa 5000 garifuna del Nicaragua. Qui potrete imparare a remare una piroga monoxile, cimentarvi con la pesca o fare una passeggiata di mezz’ora in direzione nord-est lungo il mare fino a Marshall Point, un altro villaggio creolo.

In città troverete un paio di guesthouse economiche, la migliore delle quali è l’Hostal Garífuna (8937 0123, 8648 4985; www.hostalgarifuna.net; Muelle, 50 m nell’interno; singole/doppie/triple US$7.50/10/15), di proprietà di Kensy Sambola, un’antropologa nonché attivista e imprenditrice. È una struttura semplice ma molto confortevole, con camere piastrellate pulitissime e bagni in comune. Serve ottimi pasti a base di pesce (da US$2,50 a US$3,50), e può organizzare il trasporto in barca fino a La Fe, incantevole villaggio garifuna situato su una penisola erbosa circondata dalla boscaglia e famoso per i suoi musicisti.

Tenete presente che a Orinoco e nei suoi dintorni ultimamente ci sono state rapine a danno dei turisti, fra cui un’aggressione molto seria. Tutti i visitatori, ma in particolare le donne, dovrebbero essere molto prudenti ed evitare di camminare nelle zone remote senza una fidata guida locale. Il vostro albergo potrà consigliarvene una affidabile.

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