A nord di Ocotal, una sinuosa strada (quasi interamente) mattonata, lunga 65 km, attraversa le pinete delle Segovias e conduce alla splendida Jalapa. Tra fabbriche di ceramica e antiche cittadine legate alle vicende del capitano Morgan, questa zona ha molto da offrire al visitatore. Un mezzo di trasporto proprio può tornare utile, anche se gli autobus in partenza da Ocotal servono quasi tutte le località descritte di seguito diverse volte al giorno. Tenete presente che quando piove le strade secondarie in terra battuta sono piuttosto accidentate, quindi se avete in programma avventure fuori pista dovrete noleggiare un veicolo a trazione integrale.

La cittadina di Mozonte, a soli 5 km da Ocotal, sorge sul sito di un insediamento chorotega preispanico e conserva ancora profonde radici indigene. Ospita il Colectivo de Artesanías de Mozonte (8858-8704; Carretera Jalapa, entrada Mozonte; 8.30-16.30 lun-sab, 9-16 dom), una cooperativa di ceramisti dove potrete osservare gli artigiani che lavorano una varietà di materiali usando le tecniche più svariate in una hacienda a ridosso di un piccolo vigneto circondato dalle montagne. È uno spettacolo affascinante e potrete acquistare vasi, candelabri, campane eoliche e oggetti ornamentali da appendere a prezzi modici.

Incombe sulla città l’Hermita de la Virgen de Guadalupe, un santuario dedicato alla Vergine messicana posto sulla sommità di una roccia, dalla quale si apre un panorama spettacolare. Risalendo la collina coperta di foresta che domina la città si raggiunge la Capilla Los Pozos, dove la gente del posto passa il pomeriggio facendo musica. Lungo il percorso potrebbe anche capitarvi di avvistare una parula gialla, un uccello a rischio di estinzione che si sposta tra qui e il Texas.

Lungo una bella strada in terra battuta lunga 4,5 km si incontra un bivio ben segnalato che conduce a Ciudad Antigua, una deliziosa cittadina coloniale costruita dagli spagnoli e resa famosa da un inglese molto ambizioso. Fondata nel 1536 e quasi costantemente sotto attacco da parte degli indigeni locali per tutto il secolo successivo, fu saccheggiata nel 1654 dal pirata Henry Morgan, che, in preda alla febbre dell’oro, aveva risalito il Río Coco in canoa. Il gioiello della cittadina è il sensazionale Santuario de los Milagros, con le sue splendide arcate in mattoni, gli enormi portali in legno e un altare illuminato da candele. Date un’occhiata alla statua di Cristo portata dall’Austria. Secondo la leggenda locale, ogni volta che i pirati entravano nel santuario, la scultura cresceva fino a diventare così grande che i pellegrini non riuscivano a portarla fuori. Nell’annesso Museo Segoviano (contiguo Iglesia; 8-16 lun-ven), piccolo ma curioso, potrete ammirare alcune ceramiche precolombiane, abiti coloniali che hanno 500 anni, antichi calici da vino e l’altare in pietra originale della chiesa.

Tornati sulla strada principale, proseguite fino ai dossi artificiali di San Fernando, che vanta uno splendido Parque Central ed è famosa per i cheles (persone con la pelle bianca), che in molti casi sono il frutto della presenza dei marines statunitensi nella zona dal 1927 al 1931. Cerro Mogotón si trova a meno di 20 km dalla città.

Una decina di chilometri dopo San Fernando, girate a destra e prendete la sconnessa strada in terra battuta che porta a El Jícaro (Ciudad Sandino) dove Sandino insorse con alcuni minatori presso Las Minas San Albino. È possibile visitare le rovine della miniera e dare un’occhiata ai vecchi macchinari arrugginiti. La cittadina è bella e accogliente, e si rivela un’ottima base dalla quale esplorare le bellezze della campagna circostante o semplicemente assaporare l’atmosfera di montagna.

L’agronomo locale Rúrico Castellón (8643-0339; Oficina UNAG) conosce la zona circostante El Jícaro meglio di chiunque altro e offre escursioni a cavallo attraverso la lussureggiante campagna. Ci sono diversi hospedajes economici, tra cui El Segoviano (2735-2293; salida a Murra; singole/doppie US$6/12) e lo spartano ma affidabile Maryfer (2735-2243; Parque, 4c E, 2c N; singole/doppie senza bagno US$4/6,50, camere US$8). Il posto migliore dove mangiare è il Comedor Kenia (stazione Petronic, 1c S; portate principali US$2; 11-21), che serve deliziosi piatti tipici in un grande capanno con le pareti di bambù.

Se avete un fuoristrada, proseguite lungo questa strada fino a raggiungere la comunità di Murra, dove la campagna ondulata si estende tra gli 820 m e i 1300 m e cela il Salto El Rosario, una delle cascate più alte del paese, e probabilmente la più spettacolare. L’acqua precipita per quasi 200 m con tre salti vicino alla splendida Finca Santa Rita, una tenuta di 200 ettari alle porte di Murra.

Tornati sulla statale principale, circa 30 km a sud di Jalapa, si raggiungono i Termales de Aranjuez, dove le acque ricche di minerali sgorgano dal suolo e formano un ruscello che secondo la gente del posto avrebbe proprietà terapeutiche. Portate delle uova da cuocere nelle pozze bollenti.

Circa 12 km più avanti si incontra il bivio per El Limón, dove le sorgenti termali solforose filtrano dalle montagne formando piccole grotte lungo un fiume. Qui Somoza aveva un bagno termale privato, ma le pozze furono distrutte dall’uragano Mitch.

A nord di El Limón, ci sono due fattorie sostenibili nella zona di Las Nubarrones. La Finca Ecológica Sonzapote (8644-0830) produce caffè biologico che viene coltivato all’ombra e si trova nella zona di transizione tra le pinete e la foresta nebulare. Ha un "tobaggon", uno scivolo di cemento che può procurare qualche livido ma divertente, e una grande piscina. La Finca Ecológica La Reforma (8653-3082; Los Nubarrones, El Limón) è immersa tra i pini, attraversata da sentieri e divisa in due parti da un fiume cristallino con pozze balneabili. Offre la sistemazione in un paio di rustiche cabañas.

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