Lungo la strada che conduce a Vang Vieng si incontrano alcune località molto interessanti, che meriterebbero una sosta. La cascata di Nam Tok Tat Khu Khana (chiamata anche Hin Khana) può essere raggiunta facilmente seguendo per 10 km una strada sterrata che si dirama in direzione ovest dalla Route 13 nei pressi del villaggio di Ban Naxaithong, quasi all’altezza del Km 17.

A Vang Sang, località situata 65 km a nord di Vientiane lungo la Route 13, è possibile ammirare un gruppo di dieci Buddha scolpito in una parete rocciosa; si tratta di un’opera d’arte del XVI secolo dalle dimensioni veramente notevoli, visto che due Buddha misurano oltre 3 m d’altezza. Il nome di questa località - che significa "Palazzo degli Elefanti" - fa riferimento a un cimitero di pachidermi ritrovato nelle vicinanze. Per raggiungere Vang Sang bisogna seguire il cartello per il Vang Xang Resort, situato nei pressi dell’indicazione del Km 62 e poi imboccare la strada in laterite che costeggia un laghetto, sale sulla collina, svolta a destra e termina in una foresta ombreggiata.

Qualche chilometro più a nord si trovano la fiorente cittadina di Phon Hong, la deviazione per Thalat e l’Ang Nam Ngum, un vasto bacino artificiale creato dalla diga costruita nel 1971 sul Nam Ngum. Quando questa zona venne allagata, le alture più elevate di quella che era una rigogliosa valle fluviale diventarono isole boscose. In seguito alla conquista di Vientiane da parte del Pathet Lao avvenuta nel 1975, circa 3000 tra prostitute, piccoli criminali e tossicodipendenti furono allontanati dalla capitale e deportati su due di queste isole, gli uomini da una parte e le donne dall’altra. Oggi l’impianto idroelettrico del Nam Ngum produce quasi tutta l’energia utilizzata nella zona di Vientiane e una parte che viene venduta alla Thailandia. Punteggiato di isolette pittoresche, l’Ang Nam Ngum costituisce il posto ideale per chi desidera fare un’escursione in barca. Per noleggiare un’imbarcazione vi consigliamo di dirigervi a Ban Na Khuen, dove potrete trovare anche le strutture ricettive e i ristoranti migliori della zona (mezza giornata/giornata intera 150.000/300.000K).

Una volta arrivati al villaggio di Ban Senhxoum, situato pochi passi oltre l’indicazione del Km 80, bisogna svoltare a destra e proseguire per circa 7 km lungo la liscia strada in laterite che raggiunge una tranquilla ma emergente eco-destinazione adagiata lungo le sponde del Nam Lik. Oltre a essere un luogo molto bello in cui pernottare, il Nam Lik Eco-Village, un resort situato sulla sponda occidentale del Nam Lik, costituisce una buona base per dedicarsi a diverse attività all’aria aperta, tra cui passeggiate per osservare le orchidee, discese in kayak lungo il fiume ed escursioni in mountain bike. Questo centro rappresenta anche il punto di partenza ideale per visitare l’attrattiva più straordinaria di questa zona, vale a dire il Nam Lik Jungle Fly (020-5662 2001; www.laosjunglefly.com). Inaugurato all’inizio del 2010, il "volo sulla giungla" è costituito da una serie di 10 zip-line e ponti di corda che si estendono su una lunghezza di ben 2 km. Questo complesso dispone anche di tende molto confortevoli situate su una collina che si affaccia sul Nam Lik. Per avere ulteriori informazioni ed effettuare prenotazioni, vi consigliamo di rivolgervi agli uffici della Green Discovery (021-264528; www.greendiscoverylaos.com) di Vientiane e di Vang Vieng, i due punti di partenza più indicati per visitare questa imperdibile attrattiva. A titolo puramente indicativo, possiamo dirvi che per il pernottamento in tenda, un giro sulla zip-line e una discesa in kayak un gruppo composto da quattro partecipanti spende circa US$177 per persona. Il Nam Link Jungle Fly può essere visitato in giornata o nell’arco di un paio di giorni pernottando in tenda e si raggiunge con 10 minuti di navigazione lungo il Nam Lik.

A nord di Hin Hoep, nel villaggio di mercato di Ban Tha Heua si raggiunge il bivio per la (Ex) Zona Speciale di Saisombun. Dopo trent’anni di chiusura dovuta a un’insurrezione armata dei ribelli hmong iniziata nel 1975, il governo laotiano ha finalmente deciso che le circostanze attuali non richiedono più lo status di zona speciale per questa regione. Questa zona di fatto comprendeva un territorio di aspre montagne e di altopiani esteso su una superficie di 4506 kmq dall’angolo nord-orientale della provincia di Vientiane fino alla provincia di Xieng Khuang. La sua istituzione fu dovuta al fatto che la regione - oltre a ospitare una vasta popolazione hmong - era anche la sede di Long Cheng, la "città segreta", ovvero il quartier generale da cui operavano i hmong e gli agenti della CIA durante la seconda guerra d’Indocina.

Sebbene gli appassionati di storia possano essere interessati a visitare Long Cheng, quel che rimane di questa installazione militare (ora trasformata in una base militare laotiana) continua a essere per la maggior parte off limits, soprattutto dopo che, di recente, un ingegnere che lavorava in una miniera a gestione cinese sul Phu Bia (il monte più alto del Laos) è stato ucciso da un presunto ribelle hmong.

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