

Guyana Francese
Verso la metà del XIX secolo il governo francese, deciso a ridurre i costi delle carceri in patria, pensò di esiliare le persone sgradite nelle colonie. Dopo aver a lungo cercato il posto più sperduto in cui abbandonare al proprio destino i poveri detenuti, posò gli occhi sulla Guyana. Uno dei protagonisti del romanzo ’Il ventre di Parigi’ di ...mile Zola, ambientato nella seconda metà del XIX secolo, racconta proprio la storia di un detenuto della Guyana, per non dimenticare il celebre ’Papillon’ di Henri Charrière, romanzo basato sulla detenzione del protagonista nel bagno penale francese. La colonia carceraria ha chiuso definitivamente le porte nel 1953, ma oggi questo remoto angolo tropicale francese fa prigionieri di un altro tipo. Facciano però attenzione i viaggiatori dal budget limitato, poiché la Guyana Francese è uno dei paesi più cari dell’America meridionale. Nella Guyana Francese moderna convivono elementi in grande contrasto tra loro: da un lato i lanci dell’Agenzia Spaziale Europea che mettono a repentaglio le coltivazioni ortofrutticole dei contadini hmong, rifugiati qui dal Laos; dall’altro le scarsamente popolate foreste pluviali che si estendono sempre più inghiottendo l’intero paese a eccezione della zona costiera. Finanziata con grande magnanimità dalla madre Francia, la Guyana vanta il più alto standard di vita di qualsiasi altro stato sudamericano, ma basta spingersi fuori della capitale per scoprire aree boschive e selvagge in cui maroon (i discendenti degli schiavi africani) e amerindi vivono in uno stato di grande povertà. Viaggiare attraverso il paese non è facile ma molto avventuroso, quindi chi ha un debole per tutto ciò che è francese e ama cimentarsi con la vita rude e piena d’imprevisti delle foreste tropicali ha qui la possibilità di godersi le specialità culinarie francesi in un ambiente esotico.
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