Genova
Quando si hanno 48 ore di tempo per visitare una città è bene andare dritti al punto. Il poeta Giorgio Caproni diceva “Genova città pulita. Brezza e luce in salita. Genova verticale, vertigine, aria scale.” E allora per scoprire questa affascinante città per la prima volta, salite in alto e partite dal suo belvedere più celebre.
Per fare conoscenza con la Superba bisogna partire dall’alto, magari prendendo un ascensore che trasmette, immutato, il fascino dello stile liberty. Dalla centrale piazza Portello si sale tra vetrate colorate e ferro battuto per andare in paradiso, com’era solito dire lo stesso Giorgio Caproni. Sarete infatti a Spianata Castelletto, balconata a cielo aperto sulla città. Gli spazi si annullano nell’intricato groviglio di tetti in ardesia, campanili barocchi e torri medievali, per poi ritrovarsi nel porto, da sempre al centro della storia cittadina. Verso ponente è facilmente riconoscibile il profilo austero e slanciato della Lanterna, il faro che dal 1128 costituisce la prima, emozionante luce di Genova quando si arriva dal mare. Nella zona sottostante a Spianata, noterete alcuni dei palazzi appartenuti alle più influenti famiglie genovesi ai tempi della Repubblica. Sono gli edifici di Via Garibaldi, dove sarete diretti una volta tornati in centro.