Se amate i borghi di montagna e gli scenari selvaggi, le tradizioni antiche e le atmosfere garbate, seguiteci. In questo 48 ore vi portiamo alla scoperta della Valle Sabbia, ancora sconosciuta al turismo di massa ma in grado di regalarvi grandi soddisfazioni.
Per immergersi nello spirito della Valle Sabbia conviene partire dalla sua località più iconica: Bagolino. Si tratta di un grazioso borgo di montagna di origine medievale, tutto vicoli, casette in pietra dai tetti spioventi e scalinate, dove l’odore di legna arsa si mescola a quello balsamico dei boschi circostanti. Oltre all’ambientazione fiabesca, a Bagolino troverete anche uno scrigno colmo di tesori artistici: la Chiesa di San Giorgio, denominata “la Cattedrale in Montagna” per le dimensioni ciclopiche e la posizione svettante sulle case, che sembra dilatarla oltremodo.
Infine, ecco alcune peculiarità identitarie: l’animatissimo Carnevale Bagosso, in cui il folclore popolare è sopravvissuto intatto alla furia dei secoli, con i Ballerini dal tipico copricapo in feltro, i Suonatori, e le Maschere con gli abiti tradizionali; e poi il Bagòss, il tipico formaggio locale, stagionato e penetrante, lievemente piccante e con brillanti note giallastre conferitegli dallo zafferano. In paese troverete diversi locali dove assaggiarlo; e ancora, sempre a tema cibo, il prelibato Spiedo bresciano, antico piatto di carne a base di cacciagione e animali da cortile. La ricetta originale prevede inoltre l’uso del burro di origine animale, preferibilmente nostrano.
Infine, ecco alcune peculiarità identitarie: l’animatissimo Carnevale Bagosso, in cui il folclore popolare è sopravvissuto intatto alla furia dei secoli, con i Ballerini dal tipico copricapo in feltro, i Suonatori, e le Maschere con gli abiti tradizionali; e poi il Bagòss, il tipico formaggio locale, stagionato e penetrante, lievemente piccante e con brillanti note giallastre conferitegli dallo zafferano. In paese troverete diversi locali dove assaggiarlo; e ancora, sempre a tema cibo, il prelibato Spiedo bresciano, antico piatto di carne a base di cacciagione e animali da cortile. La ricetta originale prevede inoltre l’uso del burro di origine animale, preferibilmente nostrano.