Da vedere

Sepolcro di Dante

  1. Ravenna, Italia
  2. Monumento

Costruita tra il 1780 e il 1782, la Tomba di Dante fu commissionata dal cardinale Luigi Valenti Gonzaga, su progetto dell’architetto ravennate Camillo Morigia, che seguì lo stile neoclassiche dell’epoca. Lo scopo del cardinale era quello di ripristinare la nobiltà e il decoro della sepoltura di Dante. Fino ad allora le spoglie del poeta erano state conservate in una piccola cappella che nel corso dei secoli aveva subito diversi restauri. Dopo essere state a lungo tenuti nascosti dai frati francescani, per proteggerli dai fiorentini che li avevano reclamati, le spoglie di Dante furono ritrovate nel 1865 e da allora riposano nella nuova tomba.

In occasione del 600 ° anniversario (Centenario Dantesco) della morte di Dante nel 1921, l’interno è stato rivestito di marmi policromi; un bel bassorilievo raffigurante il poeta fu scolpito nel 1483 da Pietro Lombardo e posto sulla parete di fronte all’ingresso della tomba; ai piedi dell’arca sepolcrale è posta una corona di bronzo e argento, donata a Ravenna dall’esercito vittorioso dopo la prima guerra mondiale; a destra si trova la raffinata ampolla di Giovanni Mayer, donata dalle città istriane nel 1908.

In questi mesi la Tomba ha subito un nuovo restauro, il monumento funebre è stato restituito al pubblico, alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana in occasione della cerimonia di inaugurazione del 700° anniversario della morte del poeta, il 5 settembre 2020.