Piazza dei Cavalli
- Piacenza, Italia
- Architettura - Piazza
I piacentini li chiamano ‘i noss cavaj’ e li considerano il simbolo della città: sono le due statue equestri dei Farnese, scolpite in bronzo dal toscano Francesco Mochi nel 1620 e ragion del nome della piazza più ‘salottiera’ di Piacenza. Più statica e composta la statua di Ranuccio, il committente, che veste i panni di un valoroso romano con corazza e gonnellino, più vivace e dinamica quella del padre Alessandro, audace guerriero raffigurato in sella a un irruente destriero con la criniera al vento, conferiscono personalità e carattere alla piazza assieme al Palazzo Gotico, esemplare architettura civile lombarda del 1281 a due colori: in marmo chiaro di Verona il loggiato ad archi al piano terra, destinato alle adunanze popolari, in laterizi rossi il piano superiore, decorato da merli ghibellini e gigantesche polifore. Più arretrato, il secentesco Collegio dei Mercanti ha di fronte il lunghissimo Palazzo del Governatore, d’imperturbabile, neoclassica eleganza (1787).