Katarina Stefanovic / Getty Images / Moment RF

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Serbia Europa

Fiumi maestosi, città effervescenti dove le culture s’incontrano e si confrontano e un mondo rurale dal fascino cinematografico: la Serbia regala emozioni intense, che si tratti di un trekking o di una notte tra le luci di Belgrado. Chiunque parta per un viaggio in terra balcanica dovrebbe sapere due cose. La prima è che l’indecifrabile alchimia di Oriente e Occidente provocherà una sorta di ‘mal di Balcani’. Non è dato prevedere quale ne sia l’elemento scatenante, potrebbe essere il ricordo di una melodia zigana, di un tramonto sul Danubio, del gusto della rakija distillata in casa... Ma qualcosa s’insinuerà nella memoria per restarci a lungo. La seconda è che quanto si vede e apprende in Serbia non si presta a interpretazioni univoche: lo spirito della differenza, seppure offuscato dal nazionalismo, è scritto nel DNA di questo paese, ma occorre andare oltre l’apparenza. Belgrado e la Serbia sono tra i palcoscenici più turbolenti della storia. L’apparente paradosso di un paese così tormentato ma fortemente identitario si spiega con il suo costante essere un’area di confine e mescolanza. Il Danubio fu il limite entro il quale i romani erano presenti nella penisola balcanica, dopo la scissione fra Impero Romano d’Oriente e d’Occidente divenne lo spartiacque fra Est e Ovest e nei secoli successivi fra cristianità e islam, mentre nel Novecento fu scenario di guerre efferate. Della storia del paese resta traccia nei siti archeologici, nei monasteri ortodossi dai sontuosi affreschi, nelle chiese cattoliche così come negli eleganti minareti delle moschee, nelle massicce fortezze e nell’eredità architettonica di quasi un cinquantennio di comunismo. Le città della Serbia tradiscono una lunga storia di occupazioni e terrore, ma mantengono la leggerezza del sogno. A Belgrado, nel punto dove il Danubio incontra la Sava, Kalemegdan è oggi un luogo di svago, ma fu una fortezza dove si combatterono feroci battaglie. A Novi Sad la vitalità balcanica confluisce nella decadenza di fine impero, a Subotica un guizzo di colori e forme sembrerà abbracciarvi. A Niš predomina la dimensione di incontro di culture, a Novi Pazar sarete deliziati dall’odore del caffè appena tostato. Ma non è solo nei centri urbani che affonda la bellezza della Serbia: i tanti villaggi custodiscono le memorie più toccanti della vita rurale. Gli etno-villaggi come Sirogojno sapranno raccontare una storia di privazioni e di ingegno, mentre nel villaggio in legno di Küstendorf raccoglierete lo stesso incanto immortalato da Emir Kusturica.

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