Manzini venne fondata come centro amministrativo per gli inglesi e i boeri tra il 1890 e il 1902, ma i rapporti tra i due gruppi erano talmente conflittuali che durante la guerra anglo-boera un kommando di disertori boeri incendiò la città. Oggi Manzini è la cittadina più grande dello Swaziland, un caotico crocevia commerciale e industriale, il cui piccolo centro è formato in massima parte da grandi palazzi di uffici e da un paio di centri commerciali situati nelle due vie principali. Fatta eccezione per il mercato di artigianato, Manzini è quindi priva di attrattive in grado di suscitare l’interesse dei viaggiatori stranieri. Trattandosi però di un importante nodo dei trasporti, è molto probabile che chi si sposta con i mezzi pubblici finirà per passarci anche più di una volta.
Manzini dispone di un numero di strutture ricettive molto scarso per cui, a parte la possibilità di soggiornare in un villaggio, vi consigliamo di cercare una sistemazione nella Malkerns Valley o nella Ezulwini Valley, situata ad appena 12 km di distanza.