Prima di partire
Sotto l’aspetto della salute c’è ben poco di cui preoccuparsi durante un viaggio in Danimarca, paese dove i rischi maggiori consistono soprattutto nell’influenza che si può contrarre in inverno, nelle punture delle zanzare e nelle scottature provocate dal sole in estate e ovviamente nei classici inconvenienti legati ai viaggi, come le vesciche ai piedi e i disturbi gastrointestinali.
Vaccinazioni consigliate
Per visitare la Danimarca non sono necessarie vaccinazioni preliminari. Tuttavia, prima di intraprendere qualunque viaggio, è opportuno verificare l’aggiornamento delle vaccinazioni di routine, così come previste dal vigente Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (www.epicentro.iss.it/vaccini/piano-nazionale-vaccini-2023-2025) e in particolare:
Difterite/tetano/pertosse in tutti i viaggiatori. Dopo il ciclo primario in età infantile si consiglia un richiamo ogni 10 anni. Prima della partenza è consigliato un richiamo nel caso in cui queste vaccinazioni siano scadute o prossime alla scadenza.
Influenza nei viaggiatori di età superiore ai 65 anni.
Epatite A e B, pneumococco, meningococco, morbillo/parotite/rosolia, varicella, influenza, Haemophilus influenzae tipo B nei gruppi a rischio.
Vaccinazioni dell'infanzia e dell'adolescenza.
Durante il viaggio
Disponibilità dell’assistenza sanitaria
In Danimarca l’assistenza sanitaria è facilmente accessibile e i medici sono largamente reperibili durante l’orario di ricevimento.
Per un consulto medico urgente al di fuori del normale orario di lavoro (di sera o nei giorni festivi) è possibile ricorrere alla Guardia Medica (Lægevagten); collegatevi al sito www.laegevagten.dk/kontakt-laegevagten e cliccate la località desiderata sulla cartina della Danimarca per trovare il numero di telefono del medico più vicino.
Il servizio sanitario nazionale danese offre assistenza sanitaria gratuita ai residenti, ma non copre i visitatori in Danimarca. Una visita medica può costare indicativamente da 350kr a 500kr.
Per i problemi di lieve entità i farmacisti (cercate l’insegna apotek) possono fornire consigli e vendere medicinali da banco; sono anche in grado di capire quando è necessario ricorrere a uno specialista e consigliare un medico cui rivolgersi.
Per notizie sul Covid 19 consultate i siti www.viaggiaresicuri.it; www.salute.gov.it; https://www.sst.dk/en/english/corona-eng.
Cinetosi o mal di movimento
Il mal di movimento è dovuto alle stimolazioni del labirinto (sistema di regolazione dell’equilibrio) che si verificano durante i viaggi in automobile, in aereo o per mare. Se siete soggetti a cinetosi, cercate di trovare un posto che renda minimo il disturbo: vicino alle ali sugli aeroplani, a metà nave sulle imbarcazioni e nei sedili centrali sugli autobus. Mangiare poco prima e durante il viaggio ridurrà il rischio di patire di mal di movimento.
L’aria fresca e il guardare avanti e verso l’orizzonte possono essere di aiuto; al contrario, leggere o fumare (o sedere accanto a qualcuno che fuma) potrebbe rivelarsi controproducente.
Prima di iniziare il viaggio si può assumere un prodotto contro il mal di movimento (Xamamina®), che però può provocare sonnolenza; se lo assumerete mentre vi sentite già male, sarà troppo tardi. I cerotti di scopolamina (Transcop®) devono essere applicati quattro ore prima della partenza; tra gli effetti collaterali si segnalano sonnolenza e dilatazione della pupilla.
Utili anche i rimedi della medicina naturale: zenzero e menta piperita.
Malattie infettive
Diarrea del viaggiatore
La diarrea del viaggiatore è il più comune tra i disturbi che si possono contrarre nel corso di un viaggio, anche quando si visitano paesi europei (in ogni caso, il rischio che si corre in Danimarca è molto basso). Può essere causata da diversi tipi di virus, batteri, protozoi o parassiti.
Sintomi: crampi, dolore addominale, gonfiore, nausea, vomito, a volte febbre.
Terapia: bere molti liquidi, preferibilmente soluzioni reidratanti contenenti sali minerali e bevande zuccherate per riattivare le funzioni di assorbimento dell’intestino. Se cominciate ad avere più di quattro o cinque scariche al giorno o dura più giorni, o se dovete viaggiare, potete prendere un antidiarroico a base di loperamide (Imodium® e Dissenten®). Se la diarrea dura più di tre giorni o si accompagna a febbre, sangue o muco nelle feci, è bene assumere un antibiotico intestinale (rifaximina-Normix®, azitromicina-Zitromax®). Se i sintomi non migliorano rapidamente, è opportuno rivolgersi a un medico.
Prevenzione: alcune misure di igiene alimentare sono utili per prevenire la diarrea; per esempio, fate attenzione alla provenienza dell’acqua che bevete, state attenti ai prodotti caseari che possono contenere latte non pastorizzato e siate molto selettivi nell’acquisto di cibo dai venditori ambulanti. Fate inoltre particolare attenzione all’igiene delle mani.
Encefalite trasmessa da artropodi (zecche)
L’encefalite è una malattia virale acuta del sistema nervoso centrale caratterizzata da un tipico andamento stagionale, con picchi di incidenza in estate, corrispondenti ai periodi di massima attività delle zecche. In Danimarca è presente solo in una piccola area: nel nord-est dello Sjælland.
Sintomi: febbre, cefalea, vomito, rigidità del collo, dolore agli occhi quando si guarda la luce, alterazione della coscienza, colpi apoplettici, paralisi o debolezza muscolare.
Diagnosi: esistono accertamenti specifici su esami del sangue, che verranno eseguiti durante il necessario periodo di ricovero in ospedale.
Terapia: non esiste terapia specifica, solo trattamento di supporto.
Prevenzione: evitare le punture di zecca indossando pantaloni lunghi e scarpe chiuse nelle zone endemiche. Per i viaggiatori particolarmente a rischio esiste un vaccino specifico.
Rischi ambientali
Acqua
L’acqua dei rubinetti delle abitazioni, degli alberghi e dei ristoranti è sicura in tutte le regioni della Danimarca.
Se prevedete di fare lunghe escursioni in zone dove si è costretti ad attingere l’acqua dai corsi naturali, dovrete imparare a depurarla.
Il modo migliore per sterilizzare l’acqua è farla bollire per almeno un minuto (3 minuti oltre i 2000 m).
Le soluzioni iodate sono la sostanza chimica migliore per la purificazione dell’acqua, anche se ne è sconsigliato l’uso in gravidanza e alle persone con problemi alla tiroide; in alternativa si può utilizzare il cloro.
Anche i filtri per l’acqua risultano efficaci nel tenere lontani i microbi (con barriera chimica come lo iodio e pori di dimensioni inferiori a quattromicron).
Cibo
La contaminazione del cibo da parte di microbi è un fatto possibile, e può essere causata dall’uomo (personale di cucina), dagli insetti (mosche) o dall’ambiente (terra e acqua). Inoltre la crescita batterica, favorita dal clima caldo, è rapida nel cibo anche dopo la preparazione. Sono pertanto necessarie alcune precauzioni per evitare l’ingestione di microbi che potrebbero causare disturbi.
Immersioni
Le persone che hanno intenzione di fare immersioni e surf prima della partenza dovrebbero consultare un medico specializzato per essere sicuri di mettere in valigia i farmaci e i dispositivi medici adeguati per la cura di ferite e graffi causati da coralli e delle infezioni che possono colpire l’apparato uditivo.
I sub devono verificare che la loro assicurazione li copra nell’eventualità che vengano colpiti da embolia; è possibile stipulare una polizza specifica tramite un’organizzazione come Divers Alert Network (DAN; Divers Alert Network Europe P.O. BOX DAN, Roseto degli Abruzzi; emergenze e informazioni nazionali tel. 085 893 0333; emergenze internazionali tel. 06 4211 8685; www.daneurope.org).
Prima della partenza sottoponetevi a una visita di idoneità effettuata da un medico specialista. Determinati disturbi e patologie sono incompatibili con le immersioni, ma per i dive centre meno seri il guadagno viene prima della sicurezza dei propri clienti.
Ricordate inoltre che dopo un’immersione è necessario attendere un tempo adeguato prima di affrontare un volo aereo.
Ipotermia
L’ipotermia è l’abbassamento della temperatura corporea legato alla permanenza al freddo. L’ipotermia acuta può manifestarsi in breve tempo dopo un improvviso calo della temperatura. L’ipotermia cronica è causata da un calo graduale della temperatura nel giro di alcune ore. L’ipotermia è accompagnata dall’insorgere dei seguenti sintomi: spossatezza, insensibilità cutanea (particolarmente delle dita dei piedi e delle mani), brividi, difficoltà di parola, comportamento irrazionale e violento, letargia, tendenza a barcollare, vista annebbiata e crampi muscolari.
Per combattere l’ipotermia è innanzitutto necessario mettersi al riparo dal vento e/o dalla pioggia, togliersi gli abiti umidi e indossare vestiti asciutti e caldi. Si consiglia di bere liquidi caldi (niente alcol) e di mangiare cibo facilmente digeribile ad alto contenuto energetico.
Tali accorgimenti potrebbero essere sufficienti nelle fasi precoci di ipotermia, ma se lo stadio è più avanzato può essere utile distendersi accanto al soggetto colpito in un sacco a pelo caldo al fine di trasmettergli calore. Il paziente non dev’essere massaggiato né fatto sedere accanto al fuoco; se possibile, fategli fare un bagno tiepido.
Una diagnosi e una cura precoce dell’ipotermia lieve è l’unico modo di prevenire lo stadio più grave di questa patologia, che è una condizione critica.
Morsi e punture
Api e vespe Le punture di questi insetti sono di solito più dolorose che pericolose, anche se in soggetti allergici possono far insorgere gravi difficoltà respiratorie oppure stato di shock (shock anafilattico) che rendono necessario l’intervento urgente di un medico. In questa rara ma grave evenienza è utile avere sempre con sé una fiala di adrenalina. Una pomata antistaminica (Fargan®, Polaramin®) darà invece sollievo egli impacchi di ghiaccio ridurranno il dolore e il gonfiore.
Salute femminile
Articoli sanitari In Danimarca si trovano facilmente tutti gli articoli sanitari.
Candidosi vaginale Caldo, umidità e antibiotici possono contribuire all’insorgenza di questo disturbo, che si cura con creme oppure ovuli antimicotici, sul genere del clotrimazolo (Gyno-Canesten®). In alternativa si può assumere un’unica compressa di fluconazolo (Diflucan®).
Gravidanza Normalmente è possibile viaggiare durante la gravidanza, tenendo presente alcune precauzioni importanti.
Prima di partire sarebbe meglio farsi visitare accuratamente. Il periodo migliore per mettersi in viaggio è quello tra la sedicesima e la ventottesima settimana, quando il rischio di problemi collegati alla gravidanza è minimo e le donne si sentono generalmente bene. I periodi più rischiosi per viaggiare sono le prime 12 settimane, quando maggiore è il pericolo di aborto, e le settimane successive alla trentesima, quando potrebbe verificarsi un innalzamento della pressione arteriosa con il conseguente rischio di parto prematuro. La maggior parte delle compagnie aeree non accetta a bordo le passeggere oltre la trentottesima settimana. In ogni caso nelle ultime settimane di gravidanza i voli a lungo raggio possono essere molto faticosi. Prendete nota di alcune informazioni importanti, come il gruppo sanguigno, che potranno esservi utili qualora doveste essere sottoposte a trattamento sanitario mentre vi trovate all’estero.
Controllate che la polizza di viaggio copra anche le spese per un eventuale parto e l’assistenza postnatale.
La diarrea del viaggiatore può portare velocemente alla disidratazione e causare un inadeguato flusso di sangue alla placenta. Gran parte dei farmaci utilizzati per curare i diversi tipi di diarrea sono sconsigliati in gravidanza; l’unico considerato sicuro è l’azitromicina.
Infezioni delle vie urinarie Possono essere aggravate dalla disidratazione o da lunghi viaggi in autobus senza soste; bevete molto e portatevi un antibiotico per curarle (ciprofloxacina-Ciproxin®).
Viaggiare con i bambini
Animali Qualunque morso, graffio o leccatura di un animale dovrebbe essere immediatamente pulito a fondo; se c’è la possibilità che l’animale sia infetto dalla rabbia, rivolgetevi immediatamente a un medico.
Cibo e acqua Ricordate di evitare cibo e acqua che possano essere contaminati. In caso di attacchi di vomito o diarrea, è particolarmente importante provvedere a reintegrare accuratamente i liquidi e i sali perduti. Potrebbe essere utile portare con sé il necessario per preparare soluzioni reidratanti da sciogliere nell’acqua dopo averla fatta bollire.
Farmaci I repellenti per insetti devono essere applicati in concentrazioni e quantità ridotte. Per qualunque farmaco assicuratevi che non sia controindicato per i bambini.
Vaccinazioni Controllate le vaccinazioni di routine e valutate la possibilità di effettuarne altre, considerando il fatto che alcuni vaccini non si possono somministrare ai bambini sotto l’anno di età.
Salute quotidiana
La normale temperatura corporea è di 37°C; un aumento di più di 2°C equivale a febbre alta. Ricordate di portare con voi un termometro digitale o a cristalli liquidi. Le pulsazioni normali di un adulto vanno da 60 a 100 battiti al minuto (per i bambini da 80 a 100 e per i neonati da 100 a 140). In linea di massima, le pulsazioni aumentano di circa 20 battiti al minuto per ogni gradodi temperatura in più.
Anche la respirazione è un indicatore dello stato di salute. Contate il numero di respiri al minuto: tra 12 e 20 è normale per adulti e ragazzi (fino a 30 per i bambini e fino a 40 per i neonati). Chi ha la febbre alta o gravi malattie respiratorie respira più in fretta del normale. Fare più di 40 inspirazioni profonde al minuto può essere segno di insufficienza respiratoria, possibilmente conseguente a polmonite o altra malattia respiratoria.
Immersione
Consigli per immersioni sicure
Prima di cimentarvi in un’immersione subacquea, in una discesa in apnea o in un’uscita di snorkelling, prestate attenzione ai suggerimenti che seguono, che vi aiuteranno a rendere l’esperienza sicura e piacevole:
Se fate immersioni è bene che siate in possesso di un brevetto valido, rilasciato da una scuola riconosciuta.
Se non disponete dell’attrezzatura, prima di decidere quali articoli noleggiare chiedete di vedere il negozio e assicuratevi di trovarvi a vostro agio con il dive master: dopo tutto, è in gioco la vostra vita.
Raccogliete informazioni da fonti attendibili sulle caratteristiche fisiche e ambientali del sito prescelto, rivolgendovi a un operatore locale del settore, e chiedete come si comportano i sub esperti del posto per le immersioni che avete in programma.
Informatevi sulle leggi, i regolamenti e le norme di comportamento in uso localmente in materia di habitat e di flora e fauna sottomarina.
Immergetevi solo in siti alla vostra portata; se possibile, ingaggiate un istruttore o un dive master competente e professionista.
Assicuratevi che il diving center al quale vi rivolgete sia in possesso della certificazione aggiornata PADI (www.padi.com).
Informatevi sull’ubicazione delle più vicine camere di decompressione e annotatevi i numeri telefonici di emergenza.