Da vedere

Mura e porte della città

  1. İznik, Turchia
  2. Attrazione - Rovine

Le mura di İznik, un tempo imponenti, edificate dai romani e ricostruite sotto i bizantini, oggi non dominano più il paesaggio ma destano ancora meraviglia. Lungo la cinta muraria si aprono quattro porte principali: İstanbul Kapısı, Yenişehir Kapısı, Lefke Kapısı e Göl Kapısı; inoltre è possibile individuare i resti di altre 12 porte minori e di 114 torri. I tratti di mura più imponenti, alti tra i 10 m e i 13 m, sono quelli che vanno dalla Porta di Yenişehir alla Porta di Lefke, a oriente. Da quest’ultima, che consta di tre porte consecutive tutte di epoca bizantina, si ha un’ottima vista del paesaggio circostante. La Porta di İstanbul, altrettanto imponente, è ornata da enormi teste scolpite nella pietra, rivolte verso l’esterno della città.

Poco rimane, invece, della Porta del Göl (lago), e della Porta del Saray (palazzo) a sud-ovest. Il sultano Orhan (1326-61) aveva edificato un palazzo nelle vicinanze. Le mura adiacenti ospitano le rovine di un teatro romano che poteva contenere fino a 15.000 spettatori.

All’interno delle mura, vi sono i resti della Porta di Horoz (gallo), e sul lato ovest di Kaymakam S. Taşkın Sokak, le fondamenta della Chiesa della Koimesis (in greco, Dormizione della Madre di Dio). Edificata attorno all’800 d.C. e ricostruita in seguito a un terremoto che la rase al suolo alla metà dell’XI secolo, è l’unica chiesa che non fu mai trasformata in moschea. Com’era facilmente prevedibile, dopo la guerra d’indipendenza fu fatta saltare in aria con la dinamite dai turchi vittoriosi. L’imperatore bizantino Teodoro I Lascaris, che fondò l’impero di Nicea in seguito alla conquista dei crociati nel 1204, fu seppellito qui. Lascaris fece costruire anche la cinta esterna delle mura, rinforzata da oltre un centinaio di torri e protetta da un ampio fossato.