Da vedere

Museo delle Arti Turche e Islamiche

  1. Atmeydanı Caddesi 46, İstanbul, Turchia
  2. Museo - Museo

Il palazzo ottomano sul lato occidentale dell’Ippodromo fu edificato nel 1524 per İbrahim Paşa, amico d’infanzia, cognato e gran visir di Solimano il Magnifico. Oggi è sede del museo che espone una magnifica collezione di manufatti, tra cui squisiti esempi di arte calligrafica, e una di tappeti antichi unanimemente considerata la migliore al mondo.

Nato in Grecia e qui catturato dai turchi quando era ancora un bambino, İbrahim Paşa fu poi venduto come schiavo alla corte imperiale di İstanbul e svolse la mansione di paggio nel Topkapı, dove conobbe Solimano, suo coetaneo. Quando questi divenne sultano, İbrahim fu nominato capo falconiere, poi responsabile della stanza da letto reale e, infine, gran visir. Questo palazzo gli fu donato da Solimano un anno prima di ottenere la mano della sorella del sultano, Hadice. Purtroppo la fiaba non sarebbe durata a lungo per il povero İbrahim. La ricchezza, il potere e il suo ascendente sul sultano divennero tali da suscitare l’invidia di altri personaggi di corte, in particolare della potente sposa di Solimano, Rosselana. Dapprima İbrahim fu accusato da un rivale di slealtà, poi Rosselana convinse il marito che il gran visir costituiva una minaccia e così Solimano lo fece strangolare nel 1536.

Tra i pezzi esposti, che risalgono a un’epoca compresa tra l’VIII-IX e il XIX secolo, i più importanti sono le superbe collezioni di miniature, tra cui rotoli che recano gli editti imperiali manoscritti con il tuğra (monogramma) del sultano, e uno squisito libro iraniano rilegato nel periodo savafide (1501-1786). Non perdete inoltre la straordinaria collezione di tappeti esposta nel dîvânhane (sala delle cerimonie), con alcuni esempi di tappeti Holbein, Lotto, Konya, Uşhak, iraniani e caucasici. Il piano inferiore del museo ospita invece le collezioni etnografiche. Le didascalie sono ovunque in turco e inglese.

Durante la visita, non dimenticate di assaggiare un caffè turco preparato ad arte nel Müzenin Kahvesi, all’interno del cortile.