Via Marmorea
- Efeso, Turchia
- Attrazione - Sito archeologico
La Via Marmorea, terza strada per larghezza di Efeso, collegava la biblioteca e il teatro. Al momento delle nostra visita era chiusa perché erano in corso gli scavi archeologici e il percorso dei turisti era deviato attraverso l’agorà inferiore, un’area di 110 mq anticamente delimitata da un imponente colonnato e adibita a mercato tessile e alimentare.
Proseguendo oltre l’agorà si arriva al Teatro Grande, ricostruito dai romani tra il 41 e il 117 d.C. Molti elementi appartenuti al primo teatro della città, risalente all’epoca ellenistica di Lisimaco, furono incorporati nel progetto romano. Tra questi l’ingegnosa struttura della cavea (le gradinate destinate al pubblico), ideata in modo che ogni fila di sedili, a partire dalla scena, avesse un’inclinazione maggiore rispetto a quella sottostante, così da consentire una visuale e un’acustica ottimali anche agli spettatori delle file più alte: un espediente molto utile, se si considera che la capacità del teatro era di 25.000 posti. Gli archeologi si sono fatti un’idea approssimativa delle dimensioni della città moltiplicando per 10 la capacità del teatro, da cui si deduce che Efeso fosse una grande capitale con circa 250.000 abitanti.