Da vedere

Via del Porto

  1. Efeso, Turchia
  2. Attrazione - Sito archeologico

Nota anche come Via Arcadia, perché fatta costruire dall’imperatore bizantino Arcadio (regno 395-408 d.C.), nel tardivo tentativo di far rivivere gli antichi fasti della città, la Via del Porto era la strada più elegante di tutta Efeso, interamente pavimentata in marmo e illuminata da 50 lampade disposte lungo i colonnati; nel suo sottosuolo correvano le tubazioni dell’acqua potabile e delle fognature. I viaggiatori dell’antichità che giungevano in città, dopo essersi debitamente ripuliti alle Terme del Porto, si ritrovavano subito in questo grandioso viale marmoreo, simbolo della sontuosa capitale. Oggi un’altissima colonna segna il punto in cui arrivava il mare al fondo del porticato.

Uscendo dalla porta inferiore, si vedono le rovine del Ginnasio di Vedio (II secolo d.C.). Il grande complesso anticamente era composto da piste di atletica, terme, latrine, palestre coperte, una piscina e una sala delle cerimonie. Un po’più avanti, lo Stadio risale allo stesso periodo. Le pietre dello Stadio furono largamente adoperate dai bizantini per la costruzione del castello in collina di Ayasuluk.

L’attività di scavo degli archeologi è tutt’oggi in corso: nel 2007 nei pressi dello Stadio è stato scoperto un cimitero di gladiatori, e probabilmente dietro la libreria si nasconde una sinagoga di epoca romana. Le aree in cui gli archeologi sperano di fare nuove scoperte sono molto numerose.

Le autorità turche stanno cercando un sistema per fermare l’accumulo di limo e detriti fluviali che, nel corso dei secoli, hanno condotto ciclicamente Efeso alla rovina. Il grandioso progetto, che prevede la costruzione di un canale di scolo che finisca nell’Egeo, una volta portato a termine permetterà ai visitatori di raggiungere Efeso via mare, e di avere una visuale verso il mare aperto, conferendo nuovamente alla città la sua originaria romantica identità di porto.